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Azioni Orsero: aumentano i prezzi e margini di miglioramento
Pubblicato Lun 06 Giugno 2022 - 22:32 da Emilio Tomasini
Tag: Borsa
Il mondo è governato da regole. Schemi che si ripetono, logiche intrinseche, pattern che via via assumono significato. Non è forse da qui che si basa l'empirismo? Altro non è che, in poche e semplici parole, l'osservazione (e la conseguente interpretazione) di fatti.
Questo è un po' quello che fanno anche i metodi di Borsa: cercare indizi, selezionarli, seguirli e infine arrivare a un dunque.
Oggi parliamo di Canslim, metodologia ideata negli anni '50 da William O'Neil per identificare le condizioni che devono realizzarsi perché un'azione risulti vincente.
Per scoprire di più sul Canslim vi consigliamo di guardare questo video: https://www.emiliotomasini.it/analisi-tecno-fondamentale-ecco-il-canslim-spiegato-parola-dopo-parola/.
Va da sé che il quantitativo di azioni italiane non è neanche lontanamente paragonabile a quello delle azioni del Nasdaq. E' per questo che, per rendere fruibile il Canslim anche qui in Italia, l'Indipendente di Borsa ne ha ideato una versione meno stringente, un ranking che potete trovare QUI .
Grazie a questa tabella oggi analizziamo azioni Orsero.
Il titolo, nonostante volumi che non si fanno sentire, dopo la caduta di marzo ha cominciato a risalire, con i prezzi cresciuti, nel giro di un mese, del 13%. Il trend, che come vediamo ha passato momenti di difficoltà, al momento appare stabilmente al rialzo.
L'azione si piazza a 8 punti su 9 nella scala Piotroski. L'indicatore, per chi non lo conoscesse, si riferisce alla solidità finanziaria di una società e si basa su redditività, leva finanziaria ed efficienza operativa.
Nonostante il rumore percepito nell'ultimo periodo, se osserviamo il grafico complessivo degli ultimi anni riusciamo a vedere chiaramente il trend in salita; andamento confermato anche dalle previsioni future.
In base al rapporto cassa / debito, vediamo una progressiva oscillazione (nonostante il debito sia sempre mediamente il doppio). Nell'ultimo periodo, in ogni caso, il divario è andato via via rimpicciolendosi e se questo dovesse continuare il debito potrebbe arrivare a calare di parecchio.
La società, attiva nel settore alimentare, di recente ha annunciato i risultati del primo trimestre dell'anno in corso, che confermano quanto descritto sopra. Nel periodo in esame, i ricavi netti sono stati pari a 264 milioni di euro, in crescita di quasi il 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Aumento a doppia cifra, invece, per l'Ebitda, passato da 13,79 a 17,67 milioni di euri. A fine marzo l'indebitamento era sceso a 73,8 milioni rispetto ai 84,3 di fine 2021.
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