Cambio Euro Dollaro

Il cambio Euro/Usd nel 2013, ha fatto segnare per due volte minimi in area 1.2750 e dal mese di luglio ha poi iniziato una fase rialzista per poi lateralizzare nell’ultima parte dell’anno, in un’area di prezzo che penalizza l’Europa, se consideriamo ii fondamentali economici del vecchio continente rispetto a quelli degli Stati Uniti.
 

Una delle motivazioni portate a supporto di un cambio che ha sfiorato anche quota 1.39 prima della fine dell’anno, è la continua diluizione del valore del biglietto verde, causata dal quantitative easing infinity implementato dalla Fed molti mesi orsono, attraverso la stampa di 85 bn $ al mese; solo da poco la banca centrale Usa ha iniziato ad applicare un graduale restringimento di questa politica molto espansiva riducendo l’iniezione di liquidità di 10 miliardi prima della fine del 2013.
 

Nell’ultima riunione che si è tenuta la scorsa settimana poi, è arrivato un atro po’ di tapering, attraverso una ulteriore riduzione di altri 10 bn. La liquidità immessa mensilmente resta dunque ancora cospicua, tuttavia questo fattore, unito alla possibilità che la Bce intervenga nuovamente sui tassi in virtù di dati sull’inflazione in ulteriore diminuzione in zone Euro, potrebbero far portare nelle prossime settimane ad un apprezzamento del dollaro contro Euro.
 

Ci sono poi altri due fattori a favore di questa tesi, uno è l’inizio di una finestra di stagionalità che statisticamente vede spesso movimenti di discesa dell’EurUsd durante il mese di febbraio e l’altro è la fase di correzione in cui sembrano essere entrati gl’indici azionari, che solitamente favorisce lo stesso tipo di movimento.

Strategia : per sfruttare questo tipo di situazione, si può operare con ETF sul cambio Euro Dollaro, avendo cura di entrare short Euro sul primo rimbalzo del cambio, con obiettivi 1.3350 area  e successivamente 1.3150.