Carraro ... dormire

Non c’è da stupirsi se le Borse internazionali e anche quella tutta scassata italiana stiano veleggiando sui massimi: il motore del rialzo sono stati i dati PMI pubblicati il 2 gennaio (ma anticipati ai sottoscrittori del servizio di Markedit che viene fatto da in collaborazione con JP Morgan ed è tutto dire su chi sia il primo ad usufruire di queste notizie …). La fine del 2013 ha infatti visto la crescita del settore globale della manifattura accelerare a un massimo da 32 mesi ad oggi. Il J.P.Morgan Global Manufacturing PMI™ – un indice composto prodotto da JPMorgan e Markit in collaborazione con ISM e IFPSM, già troppi nomi e troppe sigle per assicurare la confidenzialità del dato – ha segnalato espansione economica per il dodicesimo mese di fila. Il tasso di crescita dell’indice registrato nell’ultimo trimestre del 2013 è stato il migliore dal secondo trimestre 2011. La crescita è stata principalmente nelle economie del G7 con una robusta espansione negli USA, in Giappone, in Germania, nel Regno Unito (che ha registrato la più elevata cifra del PMI di tutti i paesi) e persino in Italia. Questi paesi hanno controbilanciato la contrazione della Francia e l’allentamento nel Canada. Anche l’inflazione sta rialzando la testa e ha toccato un massimo a 20 mesi in dicembre, segno che la crescita non è solo nelle statistiche ma anche nei prezzi.

Non c’è da stupirsi se le Borse internazionali e anche quella tutta scassata italiana stiano veleggiando sui massimi: il motore del rialzo sono stati i dati PMI pubblicati il 2 gennaio (ma anticipati ai sottoscrittori del servizio di Markedit che viene fatto da in collaborazione con JP Morgan ed è tutto dire su chi sia il primo ad usufruire di queste notizie …). La fine del 2013 ha infatti visto la crescita del settore globale della manifattura accelerare a un massimo da 32 mesi ad oggi. Il J.P.Morgan Global Manufacturing PMI™ – un indice composto prodotto da JPMorgan e Markit in collaborazione con ISM e IFPSM, già troppi nomi e troppe sigle per assicurare la confidenzialità del dato – ha segnalato espansione economica per il dodicesimo mese di fila. Il tasso di crescita dell’indice registrato nell’ultimo trimestre del 2013 è stato il migliore dal secondo trimestre 2011. La crescita è stata principalmente nelle economie del G7 con una robusta espansione negli USA, in Giappone, in Germania, nel Regno Unito (che ha registrato la più elevata cifra del PMI di tutti i paesi) e persino in Italia. Questi paesi hanno controbilanciato la contrazione della Francia e l’allentamento nel Canada. Anche l’inflazione sta rialzando la testa e ha toccato un massimo a 20 mesi in dicembre, segno che la crescita non è solo nelle statistiche ma anche nei prezzi.

Fin qui quello che più o meno potete leggere sui giornali. Quello che invece non ci leggete è che la forza relativa del nostro indice da ieri sta incredibilmente aumentando sospinta da uno spread che è arrivato a 200 (non ci voglio credere, i mercati sono curiosi, ditemi voi cosa è cambiato da adesso a 5 anni fa, nessuna riforma e debito pubblico aumentato del 20%, ma la Borsa è matta in ogni senso e non serve combatterla).

Veniamo al sodo:

FIERA MILANO: non accenna a calare, stamattina m’era venuto lo sbuzzo di dare il buy e non ho fatto tempo a mettere mano alla tastiera che è volata.

YOOX: sarebbe da riprendere ma ormai è il mondo dei matti, o abbiamo una bella congestione oppure ciao

CARRARO: me lo hanno ricordato alcuni lettori che hanno comprato perché lo avevo scritto su Il Resto del Carlino, beati loro, io sono qui a guardare, questa proprio mi è scappata, non che non l’ho vista, ma vi è che comprare il 27/12 a mercati rarefatti pensi sempre che sia il solito simpaticone. Ed invece … questo titolo sembra darci la possibilità di entrare e per evitare di fare la fine di Fiera Milano piazziamo subito il buy a 3.189.