Il funerale mesto dei venditori di opzioni

Suonano a morto le campane, oggi è giorno di scadenze tecniche. E passa mesto il funerale dei trader venditori di opzioni. E' un funerale particolare questo, perché avviene regolarmente, circa ogni 3 anni: 2008, 2011, 2014. Non dobbiamo schermirli, non dobbiamo oltraggiare i loro cadaveri: sono guerrieri caduti sul campo di battaglia combattendo contro un nemico ben più forte di loro. Un nemico senza pietà: i mercati finanziari. Loro non sapevano che non avevano i mezzi, credevano di supplire con la forza della volontà e il coraggio. Ma non c'è stato scampo: contro il ferro il cuore si spezza e l'animo anche più forte crolla.

Sono i traders venditori di opzioni, i cultori dell'iron condor sbilenco, gli esaltatori della butterfly dell'ultimo minuto. Se nell'agosto del 2011 bastò correggere la equity line sul foglio excel dicendo che loro aveva eseguito il trade 3 minuti prima della chiusura della Borsa e i loro lettori poverini se erano stanti lenti non erano potuti uscire (dobbiamo ovviamente tacere che un segnale per essere inviato ha bisogno di minuti e per essere eseguito ha bisogno di decine di minuti e quindi mandare un segnale all'improvviso a 3 minuti dalla chiusura è quanto meno discutibile) ora con una perdita del 75% non potranno più nascondersi dietro il ritocco della equity line. Hanno semplicemente perso un mare di soldi.

I mercati danno, i mercati prendono. Ci hai provato una volta, hai fallito. Coraggiosamente ci hai provato la seconda, hai fallito di nuovo. ma se hai perso la terza ti devi arrendere all'evidenza che qualcosa non ha funzionato nella tua strategia. Ma che cosa non ha funzionato ? "In realtà - mi apostrofava in pubblico il massimo sacerdote italiano dell'iron condor sbilenco - tu non hai mai capito un bel niente di quello che faccio io". Vero, non ho mai capito niente per una semplice ragione: non c'era niente da capire e non essendovi niente da capire nemmeno lui capiva niente. E quando parlava nessuno degli ascoltatori capiva niente ma siccome le opzioni sono difficili allora se non capisci stai zitto perché ti vergogni a fare quelle domande che invece Tomasini non ha paura a fare: dove è lo stop loss catastrofico, cosa succede se tutto improvvisamente crolla e la volatilità in una notte a mercati chiusi schizza al rialzo, cosa succede se questo e quello.

Ora vi dico la mia, che come dice il sacerdote di cui sopra è l'opinione di uno che non ne capisce niente. Se vendi opzioni ti va bene il 99% delle volte e quell'1% delle volte devi avere pronto PREIMPOSTATO un piano di uscita, una perdita prefissata, altro che "aggiustamenti" della posizione come ti spiegano i venditori di opzioni. Non c'è un bel niente da aggiustare se il mercato crolla come è crollato quest'ultima settimana e crolla a una settimana dalla scadenza: ad un certo punto devi portare a casa la perdita, non c'è niente di male a perdere in Borsa, fa parte delle regole del gioco. Ma siccome dal 2008 all'agosto del 2011 non avevi mai perso e dall'agosto del 2011 ad oggi idem ti sei abituato a vincere sempre non ti ci rassegni ... in fin dei conti è così semplice .. perché perdere ? ... ma che perda quel fesso di Tomasini e i suoi lettori ... loro fanno azioni ... mica sono intelligenti come quelli che vendono opzioni ... pensa che adesso Tomasini si è messo a fare anche obbligazioni e fondi di investimento. Roba da matti ! E in realtà dal 2008 ad oggi fanno 7 anni ma in 7 anni per ben 3 volte i venditori di opzioni hanno azzerato e poi ricostruito e poi azzerato di nuovo il capitale per cui nel 2014 si ritrovano esattamente i soldi che avevi in mano nel 2008 se non meno.

Di trader che hanno saputo in passato controllare il rischio secondo una strategia ben definita ne ho conosciuto solo uno e si chiama Romain Delacretaz: è sopravvissuto a tutti i crolli compreso anche quello in corso. Metodo, disciplina ma soprattutto un piano di fuga predefinito a priori.

Già, un piano di fuga predefinito a priori. Per quelli che non sono Romain Delacretaz abbiamo creato il software che non c'era: lo strumento per calcolare PRIMA della prossima crisi nel 2017 quando chiudere l'iron condor sbilenco portandosi a casa la massima perdita preventivata. E' una anteprima mondiale perché nessuno finora ha creato un software che permetta di testare una strategia e rispondere alle domande più banali che un quant trader come me si pone quando  affronta il trading in opzioni:

1. meglio un iron condor o un iron butterfly ? Uno short straddle o uno short strangle ?

2. quando entrare a mercato con la strategia ? Ci sono condizioni tecniche, momenti temporali, volatilità implicita e storica ottimali ?

3. meglio opzioni ATM o OTM ?

4. a quanti strike dal  prezzo corrente ?

5. quando chiudere il trade in utile o in perdita ?

6. quale sottostante è meglio ?

Finora le risposte, quando in buona fede, erano dettate dall'esperienza, ed erano le più improvvisate. In realtà non lo sa nessuno perché nessuno ha un modello di test per le opzioni, o se lo ha non lo commercializza.

Noi lo abbiamo fatto e lo abbiamo commercializzato perché solo così, condividendo le esperienze, la nostra industria e il nostro settore possono fare un passo in avanti. Options Backtester Lab è la prima piattaforma in opzioni al mondo che ti permette di testare le tue strategie in opzioni e di prefissare un rischio a priori. Scusate se siamo paranoici, non stiamo parlando di guadagnare il 100% all'anno come sostengono i venditori di opzioni. Qui stiamo parlando di LIMITARE IL RISCHIO. Come vedete non siamo dei grandi commerciali, ma siamo sei sopravvissuti e questo ci fa dire che se LIMITIAMO IL RISCHIO a  priori allora possiamo anche permetterci di correre il rischio di guadagnare, prima o poi.

Options Backterster Lab viene presentato in Borsa Italia giovedì 23 ottobre alle ore 17.00 alle 18.30 in sala training da Algoritmica.pro srl (Luca Galimberti, Francesco Placci, Andrea Angiolini, Domenico Dall'Olio, Emilio Tomasini).

Abbiamo semplicemente inventato il software che non c'era ... www.backtesterlab.it  (video a disposizione clicca su url ) e speriamo che l'industria del trading on line italiano ed internazionale con questo software possa acquisire quella serietà di intenti, quella solidità di analisi e di ricerca che finora, francamente, soprattutto nel settore delle opzioni, è mancata completamente.

Il nostro augurio è che la prossima tornata di venditori di opzioni possa almeno testare la loro strategia e verificare che funzioni prima di tradarla o peggio di renderla disponibile al pubblico su siti e newsletter varie. E soprattutto confidiamo che il pubblico dei traders, che pio bove non è, si abitui a chiedere non tanto la equity line su un foglio excel quanto una strategia testata con un software indipendente di analisi.

Stiamo costruendo il futuro di un mondo migliore, noi abbiamo fatto il primo passo, ci auguriamo che tutto il mercato faccia il secondo. Il beneficio, vi assicuro, è collettivo.