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Perché le elezioni italiane non hanno fatto paura ai mercati (finora ?)

Perché le elezioni italiane non hanno fatto paura ai mercati (finora ?)

Pubblicato Lun 05 Marzo 2018 - 14:29 da Emilio Tomasini Tag: Borsa

Alcuni commenti raccolti oggi durante interminabili telefonate.

 

Un gestore di londra mi dice come in ogni caso il risultato delle elezioni sia ottimo (strabuzzo gli occhi) perché se è vero che il M5S ha vinto in termini numerici è anche vero che l'altro grande vincitore delle elezioni è la sommatoria dei partiti europeisti che tocca il 65% dei voti (non ho fatto i calcoli ma lui era comunque convinto della cifra che diceva). Per questo l'indice italiano ha perso in apertura e poi ha subito recuperato e ora sta lentamente accumulando. Quasi a testimoniare che il peggio è passato. Non si sono visti sfracelli.

 

Un giornalista romano (che è in realtà uno specualtore incallito) mi diceva che Renzi si dimette alle 17.00 che saranno le 17.30 per rispetto dei mercati e che comunque questa notizia sarà accolta positivamente perché significa che la coalizone di larghe inteste centrosinistra + centrodestra avanza a larghi passi. 

 

Un gestore di  Milano mi ricordava poi come in ogni caso qualsiasi coalizione in cui non vi sia la maggioranza di anti - europeisti andrebbe bene ai mercati e quindi se dovessero i grillini allearsi con il PD non sarebbe la fine del mondo. L'unica coalizione che farebbe tremare i mercati sarebbe Lega Nord + Grillini ma questa sembra, almeno ad ora, altamente improbabile.

 

Quindi diciamo che (finora ?) non è la fine del mondo.

 

 



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