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Valutazione azione Recordati

Valutazione azione Recordati

Pubblicato Gio 26 Maggio 2016 - 15:33 da La redazione Tag: Borsa

Analisi azione Recordati

 

Fondata nel 1926 a Reggio Emilia da Giovanni Recordati, l’azienda Recordati inizialmente si chiamava Laboratorio Farmacologico Reggiano, eredità di una piccola farmacia risalente ai primi anni dell’Ottocento. Il primo farmaco frutto della ricerca della famiglia Recordati, il Recordil, un vasodilatatore coronarico, risale al 1956. Nel 1973 nasce invece grazie all'inventiva dei tecnici di laboratorio della Recordati un altro farmaco di grande successo, approvato dalla FDA americana e diffuso in oltre 60 Paesi del mondo.

Sotto la guida di Arrigo Recordati, nel 1981 l’azienda Recordati introduce volontariamente la certificazione del bilancio, già diffusa all’estero ma ancora poco praticata in Italia. La motivazione è che anche una azienda familiare di medie dimensioni come Recordati deve essere gestita in modo professionale e all’insegna della massima trasparenza. Nel 1984 arriva la quotazione a Piazza Affari.

Dal 1995 prende il via da parte di Recordati una campagna di espansione all’estero mediante la creazione di consociate o le acquisizioni di aziende locali: prima in Spagna (costituzione di Recordati Spagna, 1995), poi in Francia (acquisizione di Doms Adrian,1999, poi Bouchara, cui segue la costituzione di Bouchara Recordati, 2000). Intanto alcuni farmaci prodotti dal gruppo Recordati vengono commercializzati in Germania, Francia ed Australia. Nel 2005 il gruppo Redordati si espande in Germania, Regno Unito, Grecia e Iralnda. Nel 2006 in Portogallo, nel 2008 in Russia, nel 2009 nella Repubblica Ceca e in Slovacchia, nel 2010 in Romania, nel 2012 in Polonia.

Nel 2013 la Recordati sbarca in Tunisia; nel 2015 costituisce filiali in Brasile, Messico e Colombia per la commercializzazione di trattamenti per malattie rare, e ottiene l’autorizzazione alla commercializzazione di un farmaco in Canada.

Da un punto di vista di dati fondamentali l’azienda Recordati può vantare crescite importanti su tutti i principali indicatori di redditività: ROE* in crescita per tutti e tre gli ultimi esercizi, ora prossimo al 23%, ROI* prossimo al 30%, a sua volta in trend crescente sugli ultimi tre esercizi. L’EBITDA* mostra una crescita a 3 anni del 16.6%. Il Piotrovsky F-score* di Recordati è pari a 7, indice di ottima salute. Il fair price dell'azione Recordatdi i attesta poco sopra i 25 euro, lievemente al di sotto delle quotazioni odierne, ma i target price degli analisti spaziano fino a 28 euro.

Dal punto di vista tecnico non c’è molto da dire relativamente all'azione Recordati: proprio in questi giorni l'azione Recordati ha messo a segno un all time high, a 26,29 euro (vedi grafico sottostante). Difficile individuare un punto di ingresso allo stato attuale sull'azione Recordati: forse la cosa migliore da fare è attendere la formazione di un uncino rialzista.

 

 

Analisi tecnica azione Recordati – grafico a barre daily

 

*Educational

ROE: return on equity, alias redditività del capitale proprio. Viene utilizzato per indicare il tasso di remunerazione del capitale di rischio, ossia quanto rende il capitale versato in azienda dai soci. Viene solitamente confrontato con il tasso di interesse privo di rischio (quello dei BOT, sul mercato italiano) per determinare il cosiddetto premio per il rischio, ossia l’extra-rendimento che gli investitori sperano di ottenere come premio per aver assunto un rischio superiore a quello di un titolo di Stato. Se il ROE è negativo indica che la società è in perdita, dunque erode i mezzi propri per andare avanti.

ROI: return on investment, alias redditività degli investimenti. Se viene confrontato con il tasso medio di interesse sui debiti è un indicatore della capacità dell’azienda di rendere profittevole il prendere a prestito denaro per investirlo nella propria crescita. Un valore del ROI inferiore al tasso di interesse sui debiti, infatti, indicherebbe la necessità, da parte dell’azienda, di erodere il ROE per sostenere l’indebitamento finalizzato alla crescita.

EBITDA: earnings before interest, taxes, depreciation and amortizations, ossia utili al lordo di interessi, imposte e ammortamenti. Viene impiegato come misura del risultato operativo di una azienda, per verificare che essa realizzi profitti positivi dalla gestione ordinaria.

F-Score: è un indicatore dato dalla somma di nove elementi che possono assumere valore 1 o 0, quindi oscilla tra 0 e 9. Ognuno degli elementi che concorrono al calcolo è un indice di bilancio dell’azienda; se l’indice è positivo vale 1, altrimenti vale 0. Valori tra 0 e 3 indicano una situazione di pericolo, da 7 a 9 indicano che l’azienda è forte.

Fine articolo azione Recordati.



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