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Agosto non è passato invano ...

Agosto non è passato invano ...

Pubblicato Mar 05 Settembre 2017 - 08:56 da La redazione Tag: Borsa

Non è stato un mese passato in maniera non proficua quello di agosto 2017. Anzi, diciamo subito che come sempre quando il mercato azionario sta caricando i sistemi quantitativi che giocano di reverse mode come il sistema Contro Trend dell’Indipendente di Borsa hanno avuto il modo di battere l’indice comprato i titoli più deboli e rivendendoli sulla rincorsa al rialzo. Da febbraio 2017 ad oggi il profitto netto da commissioni è stato di oltre 11.000 euro e questo testimonia come in realtà al di là delle apparenze questo non sia un periodo smorto:

 

 

 

Bisogna che ricordiamo che il rialzo oltre quota 25.000 del Ftse All Share inizierà quando l’ultimo compratore avrà comprato (traduzione: dopo che la smart money si sarà posizionata e avrà ultimato gli acquisti) e quindi questa finta congestione è ormai possibile definirla accumulazione in vista dell’esplosione al rialzo:

 

 

Il successo dei sistemi di contro tendenza che comprano basso per vendere poco dopo in profitto senza preoccuparsi di quello che avverrà un mese dopo ne è la controprova e per questo abbiamo pubblicato la equity line di cui sopra, non certo per vanagloria perché una equity line troppo bella, e disilludiamo subito gli ignari lettori che pensano possa sempre essere così, necessariamente è seguita da un periodo di sofferenza che si chiama drawdown. Una equity troppo bella come quella di cui sopra testimonia solamente che il mercato è un mercato che accumula per cui quando un titolo scende subito si scatena la corsa a comprarlo ad un prezzo conveniente. Tutto qui. La prova è nei fatti.

E questo non significa tuttavia che non ci siano dei titoli che abbiano fatto meglio degli altri e per questo pubblicato il nostro limitato portafoglio di breakout ovvero degli acquisti eseguiti dall’Indipendente di Borsa su titoli in forte tendenza rialzista:

 

 

B&C SPEAKERS: è uno dei “nostri” titoli non tanto per il settore di attività (componenti per casse acustiche) ma in considerazione di un ROE che dal 2014 al 2016  è stato rispettivamente del 26%, 27,50%, 27,96% e di un ROI che ha fischiato del 33,86%, del 38,58%, del 57,35% (mostruoso !). L’azione secondo una analisi DCF su dati annuali è ormai sopravalutata del 20% rispetto al fair price, ma sappiamo che è proprio quando il momentum picchia duro che il fair price va a farsi benedire ed è un bene che vada a farsi benedire perché i cassettisti vendono e gli speculatori comprano.

 

 

BIALETTI INDUSTRIE: è una azione che oltre a seppellire il fondatore in una caffettiera ha numeri  più umani a livello di analisi fondamentale ma sempre ottimi: ROE dal 2014 al 2016 del 71,87%, del 30,53%, del 18,99%. L’attuale quotazione rispetto al fair price è sopra del 27% ma non importa molto quando si nota che la forza relativa a livello di momentum per la prima volta ha stracciato quella del nostro indice Ftse All Share e diciamocela francamente si tratta di due gatte morte (almeno fino questo punto e solo per quanto riguarda l’analisi tecnica visto che entrambe le serie storiche giacciono su dei minimi pluriannuali). Il segnale del superamento in termini di  momentum di Bialetti sull’indice Ftse All Share è qualcosa che non si ferma qui.

FCA: se guardate questo titolo sul mensile noterete come sia sui massimi assoluti e ci sia già una barra mensile formata e ora siamo nella seconda mensile in formazione (settembre). La regola del 3 vale su ogni time frame ovvero un trend al rialzo sui massimi storici non può durare una sola barra e quindi ci aspettiamo un settembre e un ottobre di fuoco su questo titolo che rimane un buy grande come una casa.

 

 

FINCANTIERI: tecnicamente è un buy ma ci asteniamo dall’operare perché in mezzo c’è la politica, e la politica è traditrice per definizione.

 

PANARIA GROUP: nostra vecchia conoscenza che stiamo cavalcando da tempi  insospettabili con una pioggia di segnalazioni. Se guardate sul mensile non è cambiato nulla, se guardate sul daily con i volumi che sono passati sul mercato e il momentum siamo ad un punto di svolta rialzista. Basta una congestioncina di almeno 3 barre per piazzare il buy stop sul massimo. Un nuovo giro di walzer è in arrivo.

 

 

SABAF: non è una azione della eletta schiera ma nemmeno appartiene al girone dell’inferno: il suo ROE dal 2014 al 2016 è stato rispettivamente di +7,53%, +8,10%, +8,10%. A livello di prospettive gode delle attese di ripresa del settore immobiliare. Il fair price calcolato con DCF rispecchia il prezzo di mercato ma il momentum è in accelerazione rispetto all’indice di mercato azionario italiano. Non è un titolo che abbiamo una capitalizzazione da meritare un buy (se lo dessimo lo ribalteremmo) ma sicuramente di questa edizione dell’Indipendente di Borsa è il titolo che oggi consiglieremmo di acquistare perché sia il daily che il monthly sono veramente appetitosi: sul monthly uncino in corso, uncino anche sui daily ma soprattutto volumi monstre sul mensile.

 

 

TAMBURI: una congestione spettacolare sul mensile con tanto di spalla destra ma  illiquida per il nostro taglio di lettori.

 

 



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