L'anno che verrà

Un lettore mi chiede perché in questo periodo di stanca per il mercato italiano non approfittare delle occasioni su DAX e su mercati azionari esteri. Teoricamente il lettore ha ragione, in realtà non è oro tutto quello che luccica. Periodicamente abbiamo provato a inserire nel portafoglio titoli europei e titoli USA e periodicamente abbiamo ricevuto da parte dei lettori un entusiastico benvenuto che si è trasformato dopo pochi mesi in un altrettanto entusiastico rifiuto. Se non tutti i lettori tradano Contro Trend, se non tutti i lettori ancora a distanza di mesi se non anni hanno capito che lo stop loss deve essere applicato in chiusura, se non tutti i lettori a distanza di anni non hanno capito che una newsletter la sposi in eterno nella buona e nella cattiva sorte e non a tratti facendo de facto trading sulla newsletter stessa (ora vado in vacanza e non mi abbono e non seguo oppure tanto ora la Borsa non va da nessuna parte e mi focalizzo sul mio lavoro etc. etc.) secondo voi è possibile tradare in 500 il Dax ? Ci sono problemi di intermediario (commissioni, eseguiti, contestazioni, etc. etc.) ci sono problemi di orario ci sono problemi di informazione sui titoli dei quali magari noi non abbiamo il polso (chiunque da noi ha la sensibilità per i prodotti delle società quotate in borsa e non solo per le società stesse). Il caso classico di problema sui titoli stranieri è delle OPA o degli aumenti di capitale cum warrant o dei delisting o delle fusioni o del cambio del ticker, cose che non vengono “tradotte” dai siti più basici di finanza internazionale in italiano e quindi per capirlo devi affidarti a Bloomberg o a penose ricerche su internet.

Morale: bello da dire difficile da applicare. E ricordo a tutti la delusione di quei lettori che magari sul Nasdaq piazzano un ordine di vendita a 110 dollari e poi si trovano il prezzo che ha battuto 111 e non sono stati eseguiti: miracoli e prodezze di mercati lontani 10.000 km dal nostro, che sarà brutto e cattivo ma è sempre il nostro e quindi lo controlliamo e lo dominiamo bene.

Cosa è il nostro futuro quindi sull’Indipendente di Borsa ?

E’ già stata attivata una rubrica che prenderà a funzionare dall’8 gennaio 2018 e che sarà pubblicata ogni venerdì con il nostro modello quantitativo sul breakout dei massimi storici e dei massimi storicamente significativi su tutto il listino italiano. In questo modo il lettore avrà a disposizione in automatico ogni settimana tutti i massimi da tradare indipendentemente dalla liquidità con tanto di punto di uscita a target, stop loss iniziale e trailing stop. Questo servirà a “disintermediare” la prontezza di Tomasini con i suoi commenti, non tanto i suoi commenti che rimarranno tali e quali con le segnalazioni dei migliori titoli.

Poi amplieremo la parte di analisi fondamentale ed introdurremo nuovi servizi periodici di market scanner sia in breakout che in controtendenza sia sulle azioni italiane che sugli ETF quotati in Italia su MTA. Tutto questo quando ? Tutto questo assolutamente entro entro la fine di febbraio 2018. Compreso l’affitto del codice di Contro Trend in Power Language di Multicharts in modo che chiunque di voi possa tradare il sistema in automatico senza penare troppo nel piazzamento degli ordini (a proposito chi fosse interessato può mandarmi direttamente un email per accelerare i tempi, so che in questo caso il sollievo è immediato).

Ma non voglio dilungarmi sulle nuove cose se non su quelle già pronte ed ovvero sulla rottura dei massimi storici. Per il resto ci sarà tempo. Sappiate che l’implementazione di belle cose (come il Contro Trend) è  questione non di mesi ma di anni. E anche questo fa parte del nostro lavoro, un lavoro silenzio e tenace che ti occupa una vita.