Giorni fatali ma SP500 sui massimi storici comunque

A livello tecnico la situazione è chiarissima: abbiamo davanti la rincorsa dell’SP500 fino ai massimi storici. Ieri c’è stata la rottura dei massimi annuali e il passo da qui a là è breve. E tenete conto che i massimi attraggono e quindi è scontato dire che il mercato raggiungerà il massimo storico. Almeno negli USA. Questo spiega l’euforia che circola sui mercati finanziari per l’arrivo di una politica monetaria più accomodante.

E i prossimi giorni sono focali proprio per questo perché la Federal Reserve degli Stati Uniti inizierà oggi l'ultima riunione del suo comitato per la politica monetaria dell'anno con una notizia di fondamentale importanza: i dati sull'inflazione del mese di novembre. Da quello che trapelerà da questi incontri si appaleserà l’ipotesi o meno di soft landing dell’economia USA.

Venerdì scorso, il rapporto sull'occupazione ha indicato che l'aumento del salario medio orario è rimasto stabile al 4% su base annua. Il consenso formato da Bloomberg prevede un'inflazione stagnante al 0% su base mensile e un rallentamento al 3,1% su base annua dopo il 3,2% registrato a ottobre. In termini "core", cioè escludendo alimentari ed energia, l'incremento dei prezzi dovrebbe aver accelerato dello 0,3% su base mensile, dopo lo 0,2%, ma rimanendo stabile al 4% su base annua, il livello più basso dal marzo. Si prospetta una moderazione dell'inflazione. Le statistiche saranno pubblicate alle 14:30. Nella mattinata, alle 11:00, il mercato avrà accesso all'indice ZEW del sentiment degli investitori e analisti tedeschi per il mese di dicembre. Si prevede una contrazione di 1 punto a 8,8 dopo che il mese precedente aveva raggiunto il suo livello più alto da aprile.

Per quanto riguarda il mercato azionario italiano siamo in piena fase di breakout e dovremmo vedere un allungamento dei prezzi teoricamente fino al massimo dei massimi. Che questo avvenga è un altro paio di maniche ma l’analisi tecnica ci dice questo.