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L'economia USA è forte come un toro

L'economia USA è forte come un toro

Pubblicato Gio 06 Luglio 2023 - 15:00 da Emilio Tomasini Tag: Borsa
Mai nella storia del sondaggio degli economisti del Wall Street Journal così tanti partecipanti hanno previsto una contrazione ufficiale dell'economia statunitense.
 
Finora, stando alle risposte a questo sondaggio, le cose non vanno bene nell’economia USA. Tuttavia, per coloro che credono nel potere predittivo del potente mercato dei Treasuries USA, le obbligazioni di Stato americane, potrebbe essere troppo presto per gettare la spugna.
 
Lo spread tra il rendimento del titolo di Stato a tre mesi e il titolo decennale T-Bond ha avuto un record perfetto nel prevedere le recessioni negli Stati Uniti, senza segnali falsi, dagli anni '50 ad oggi, e il ritardo tra il segnale e la successiva dichiarazione di recessione è ancora all'interno della normalità che la storia economica suggerisce.
 
Ma ci sono anche molti segnali economici che storicamente hanno suggerito l'esito opposto, ovvero una continua espansione. Allo stesso modo, nonostante le storie horror che si sentono su certi settori dell'economia come l'immobiliare commerciale, il mercato obbligazionario aziendale sembra sorprendentemente imperturbato.
 
Lo stress si è fatto sentire nella fascia inferiore del mercato obbligazionario, i junk bond, mentre il resto del mercato ovvero quello investment grade si comporta normalmente. Recentemente, le agenzie di rating hanno effettuato più upgrade che declassamenti sui debiti  dell’investment grade.
 
I tassi USA oggi hanno segnato un massimo e i futures sugli indici azionari USA sono in discesa dopo che i dati sull’occupazione oggi alle 14.30 sono stati impressionanti: l'economia statunitense ha creato 497.000 nuovi posti di lavoro a giugno, quasi il doppio rispetto al numero creato a maggio e superando di gran lunga le previsioni degli economisti di 220.000.
 
Giornata quindi oggi che finirà al ribasso anche sul listino italiano.
 
Volevamo il ritracciamento ed eccolo servito.
 
Che sia solo un ritracciamento lo mostra lo sfortunato caso di Banca Fineco che ieri è stata stoppata nel nostro portafoglio e oggi ha mostrato un rendimento di +6% rimbalzando potentemente da quella che appare essere un’area di supporto non rompibile.
 
Sembra che siamo appoggiati sopra un solito ripiano di marmo da cui rimbalziamo nel bene o nel male come nel caso di Brunello Cucinelli o nel caso di Fineco. 
 


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