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Profeti di sventura svergognati dai mercati !

Profeti di sventura svergognati dai mercati !

Pubblicato Ven 30 Giugno 2023 - 14:31 da Emilio Tomasini Tag: Borsa

Profeti di sventura: è una professione dilagante sui mercati finanziari.

 

E i profeti di sventura hanno avuto molto da lavorare in questi primi 6 mesi dell’anno.

 

Sui giornali e sui media finanziari oggi ci si chiede come nonostante i profeti di sventura abbiano lavorato alacremente questi primi 6 mesi dell’anno sui mercati azionari USA e internazionali siano stati boombastici.

 

Qualsiasi cosa avrebbe infatti potuto mettere i mercati in crisi nella prima metà dell'anno.

 

Tuttavia, gli investitori hanno continuato ad acquistare asset rischiosi.

 

Le azioni hanno sfondato i timori di un mercato ribassista, con il Nasdaq Composite in aumento del 30% e in corsa per il miglior primo semestre di un anno dagli anni '80.

 

Perché i mercati continuavano a salire nonostante le previsioni dei profeti di sventura ?

 

La risposta più semplice è che, volta dopo volta, gli scenari apocalittici degli investitori non si sono materializzati.

 

E soprattutto la recessione che molti economisti prevedevano non si è ancora manifestata, dando agli investitori la speranza che i mercati possano continuare a salire.

 

La Federal Reserve ha continuato ad aumentare i tassi di interesse nel tentativo di contenere l'inflazione. In teoria, tassi più alti, che si traducono in maggiori costi di prestito per consumatori e aziende, dovrebbero contribuire a raffreddare l'economia.

 

E in effetti lo hanno fatto: le vendite di case esistenti sono diminuite di circa un terzo dall'inizio del 2022. Tuttavia, gli aumenti dei tassi della Fed non hanno neanche messo fine all'espansione economica. I dati del Dipartimento del Commercio di mercoledì hanno mostrato che il prodotto interno lordo è cresciuto al ritmo annuale del 2% nel primo trimestre, molto più velocemente rispetto alla stima precedente dell'1,3%. Il mercato del lavoro ha continuato ad aggiungere posti di lavoro a un ritmo molto superiore rispetto alla media pre-pandemica.

 

Nel grafico che segue notiamo i diversi componenti del PIL USA e la freccia indica il primo trimestre: il calo delle scorte e l’incremento dei consumi privati hanno spinto al rialzo il PIL:

 

 

 

In definitiva, coloro che sono rimasti fuori dai mercati quest'anno, per paura di un altro crollo, si sono persi importanti guadagni. L'S&P 500 è salito di quasi il 15% quest'anno. Il Dow Jones Industrial Average è salito del 2,9%.

 

 Secondo un rapporto pubblicato a metà giugno dalla Bank of America, i gestori di fondi hanno ancora meno esposizione alle azioni nei loro portafogli rispetto al solito. Anche un indicatore del sentiment degli investitori è rimasto relativamente basso. Perché tanto scetticismo? Una spina nel fianco degli investitori è stato il fatto che i guadagni di mercato sono stati relativamente concentrati. Sebbene altre parti del mercato abbiano guadagnato terreno nel mese scorso, molte delle azioni di maggior successo quest'anno appartengono alle mega aziende tecnologiche che gli investitori ritengono saranno all'avanguardia nell'intelligenza artificiale. Senza i guadagni straordinari di queste azioni, i rendimenti complessivi del mercato sarebbero notevolmente diminuiti.

 

Ma alla fine i profeti di sventura potrebbero avere ragione.

 

I dati sul settore manifatturiero si sono deteriorati da mesi.

 

E le richieste di sussidi di disoccupazione, considerate un indicatore di licenziamenti, sono arrivate a un livello mai raggiunto dal 2021. Anche se giovedì, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono diminuite inaspettatamente.

 

Investitori e analisti sono ampiamente concordi sul fatto che l'economia si stia rallentando.

 

Concordano anche sul fatto che storicamente, le recessioni siano state cattive notizie per i mercati.

 

Semplicemente non riescono a concordare quando, se mai, inizierà a pesare sui mercati il tanto atteso calo.

 

Finora la luce splende all’orizzonte, tanto che il nostro indice Ftse MIB40 oggi sta forzando il massimo del triangolo, cosa che è da un lato inattesa e dall’altro pericolosa perché non vedo come possa rompere adesso che siamo al 3 di luglio.

 

Ma le regole sono fatte per essere infrante e se lo rompe mi adeguo, tanto più che con la proiezione del triangolo appena chiuso avremo una bella salita.

 

Vediamo cosa bolle in pentola sul listino italiano:

 

FERRARI: siamo in fase speculativa, 1-2-3 barre rialziste con strappo, la voglia è di portare a casa in chiusura perché è impensabile che continui a crescere così e possiamo ricomprare quando storna. Occhio alla chiusura … aspettatevi uscita alla baionetta

 

BIESSE: si sono svegliati …

 

FINECO: sempre interessante, una gatta morta

 

DE’LONGHI: definitivamente ripartita, obiettivo 24 euro, appena storna la prendiamo

 

INWIT: iniziata fase speculativa al di sopra di triplo massimo allineato, appena storna la prendiamo

 

UNICREDIT: mi fa paura, siamo alla terza barra rialzista lunedì e questo ci dice che dobbiamo stare in campana

 

STM: l’abbiamo vista ma non presa e quindi è persa e non c’è nessun merito

 

MARR: scricchiola o comunque manca del necessario smalto in un mercato tutto sommato scoppiettante



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