E’ iniziato il coro delle prefiche sui drammi futuri dell’Unione Europea e dell’Italia in caso di vincita del NO al referendum del 4 dicembre. Come sempre siamo al di sopra di ogni valutazione di tipo politico e non ci esprimiamo a livello di referendum. Ci esprimiamo su quello che pensano gli investitori stranieri sull’Italia o meglio su quello che i media finanziari internazionali pensano che gli investitori internazionali pensino sull’Italia (dopo la vincita di Trump in barba a sondaggisti e giornalisti è bene nutrire quella sana prudenza sulle virtù magnifiche della stampa che solo un vecchio giornalista di campagna come me può avere). Il coro delle prefiche dice che sarà la rovina, l’uscita dell’Italia dall’Euro, l’inizio di una devastante instabilità politica per il nostro Paese con le dimissioni di Renzi e le urne. Non sappiamo cosa pensino davvero gli investitori internazionali, non sappiamo a chi convenga far passare il panico da urna sui mercati, noi possiamo solo constatare la realtà delle cose oggi. E questa realtà è abbastanza inquietante: sullo spread BTP – BUND abbiamo avuto un segnale di inversione grafico (bottom up) e un quasi segnale di inversione ciclico sul mensile (11 barre del Sequential) quindi possiamo solo concludere che i ragazzi della disinformazione stanno lavorando bene perché al prevalere nei sondaggi del no (poi quanto siano affidabili non lo sa nessuno) contrappongono i numeri del possibile cataclisma finanziario.
Quelle due a venire saranno due settimane morte ma ci rifaremo in quella che inizia il 5 di dicembre e i coincidenza con il rally di Santa Claus sicuramente ci divertiremo, da una parte o dall’altra. Questo spiega la mia prudenza e anche la mia riluttanza ad intraprendere nuove operazioni perché davvero la situazione non è chiara e se con la Brexit abbiamo fatto un figurone non vorrei restituire quello che abbiamo risparmiato in quella sede.
Nel generale mortorio segnaliamo due titoli: una è STM che con questa accelerazione (persistenza alla Dave Landry) sta diventando davvero un titolo interessante (e poi siamo vicini alla fatidica resistenza di 10 euro) e l’altra è Biesse che sembra non sensibile alla fase di stasi del mercato. Ma tra il citarle ed il comprarle …
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