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Arrivano i bilanci USA ed entriamo in una delle stagioni più volatili dell'anno

Arrivano i bilanci USA ed entriamo in una delle stagioni più volatili dell'anno

Pubblicato Lun 22 Luglio 2024 - 08:43 da Emilio Tomasini Tag: Borsa

Il Wall Street Journal titola: “una rotazione del mercato azionario di proporzioni storiche sta per prendere forma”. E il Russell 2000 che misura le small caps ha superato nel corso della settimana scorsa ha battuto l’SP500 delle big caps di un margine che non si vedeva dal 1986. La domanda che tutti noi ci poniamo, ed infatti non abbiamo ancora cliccato sul buy delle magnifiche 7 azioni, è se il ritracciamento nelle azioni tech è solo un momento salutare di pausa nel rialzo storico che hanno avuto oppure l’inizio della fine.

 

Tra l’altro è uscito un report di Goldman Sachs che sostiene che la maggior parte delle aziende sta sopravvalutando l’effetto benefico dell’AI sui conti aziendali. Io ovviamente non so niente di tutto questo e mi limito a osservare che finora sull’ SP500 siamo ancora sopra la trendline di breve periodo e inoltre fino ad un ritracciamento di più del 20% siamo ancora tecnicamente al rialzo. Quindi perché preoccuparsi ? Di seguito il grafico dell’SP500 (Futures MINI):

 

 

 

Sul Nasdaq 100 siamo a cavallo della trendline ma finché entrambi non la rompono siamo sempre all’interno di una rotazione settoriale tra un mercato e l’altro:

 

 

E’ stagione dei bilanci negli USA e la stagione più pericolosa per operare in azioni americane perché i dati sono “casuali” e quindi si può assistere a disastri come a esplosioni dei prezzi. Infatti in questa settimana quasi 700 società statunitensi renderanno pubblici i conti del secondo trimestre del 2024. I nomi più importanti sono Alphabet (la holding a cui fa capo Google), Tesla, Visa, Abbvie, Coca Cola, Qualcomm e Texas Instruments. I semiconduttori, a cui appartengono le due ultime società citate poc’anzi, ha tirato giù il mercato azionario USA ed in particolare quello high tech spingendo per una rotazione dalle grandi big tecnologiche verso le small cap come abbiamo indicato in un grafico pubblicato qualche giorno fa. L’indice Sox (semiconduttori) ha perso il 12% e Nvidia che ha un pattern molto rialzista sulle barre settimanali ha perso il 20% , cosa che per l’azione è nulla. In settimana ci saranno anche i conti di Tesla, anche questa nel mirino del nostro giornale per un pattern che su barre settimanali continua ad essere rialzista.

 

Finora hanno pubblicato i conti il 14% delle aziende dell’indice S&P 500 e l’80% ha battuto le attese sugli utili, il 62% sul fatturato. Secondo Yardeni research gli utili per i prossimi 12 mesi per l’indice sono visti in aumento a 262 dollari per azione, un livello finora mai toccato. La corporate America vola. Sotto il profilo macro una sola statistica negli USA va ad impattare i mercati oggi: l’indice nazionale dell’attività della Federal Reserve di Chicago di giugno, pubblicato alle ore 14.30. Ma l’apice dello stress tra gli operatori sarà venerdì con l’indice dei redditi e dei consumi delle famiglie americane, che include la misura dell’inflazione preferita dalla Banca Centrale ovvero l’indice dei prezzi PCE.

 

Se dobbiamo analizzare gli indici di Borsa partiamo subito con il nostro Ftse All Share:

 

BRUNELLO CUCINELLI: ci siamo presi lo stop loss, peccato per l’accumulazione e per i conti aziendali, entrambi bellissimi. Non sono tempi brillanti per il settore del lusso …

 

SESA: i conti aziendali che sono stati pubblicati non erano così brutti ma sembra che il mercato o sappia qualcosa di diverso o li abbia valutati diversamente. Mai visto un disastro di questo tipo, per fortuna il nostro stop loss ci ha protetto.

 

FERRARI: questa volta l’aspettiamo sul supportone …

 

 

ITALIAN EXHIBITION GROUP: sembra voler ripartire, roba da matti

 

SAIPEM: non ci arriverà mai sul supportone …

 

 

Sul mercato USA entriamo nel periodo più volatile dell’anno e basta guardare la barra del VIX di venerdì per rendersene conto. Diciamo che quasi tutte le azioni del Nasdaq 100 hanno ridimensionato le quotazioni all’interno di un pattern comune che vede per le più deboli in termini di forza relativa uno sciacquone con 3 barre consecutive molto ribassiste che ha infranto i minimi relativi precedenti mentre per quelle più forti tra cui fortunatamente AMAZON, META, NVIDIA, Intel e TESLA hanno visto arrestare le quotazioni SOPRA il supportone del minimo precedente e non sotto. Per questo io continuo a non disperarmi relativamente alle “Magnifiche 7” come le chiamano. Posto solo l’immagine di Intel che rappresenta questo pattern.

 



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