Un mercato azionario europeo poco mosso oggi.
Oggi infatti alle 20.30 è il giorno della Fed.
La decisione monetaria della Federal Reserve americana si preannuncia come l'appuntamento principale della giornata, se non addirittura della settimana, vista la sua significativa incidenza sull'economia globale.
La maggior parte degli economisti prevede che la Fed mantenga i tassi di interesse nella fascia compresa tra il 5,25% e il 5,5%, e ci si aspetta che il suo presidente, Jerome Powell, adotti un approccio restrittivo per il futuro. L'accelerazione dell'inflazione globale negli Stati Uniti il mese scorso è stata in parte alimentata dall'impennata dei prezzi del petrolio dal mese di giugno.
Tuttavia, escludendo energia e alimentari, l'incremento dei prezzi ha rallentato più del previsto. In ogni caso, l'inflazione rimane nettamente al di sopra dell'obiettivo del 2% fissato dalla Fed.
La robustezza del consumo e la stabilizzazione del mercato immobiliare suggeriscono inoltre una discesa graduale dell'economia americana, il che dovrebbe rafforzare la convinzione della banca centrale che non c'è fretta di aumentare i tassi di interesse.
Questo è almeno il messaggio che vari esponenti della Fed hanno ribadito prima del periodo di blackout precedente la riunione del comitato di politica monetaria (FOMC).
Fino a qui quello che racconta la stampa specializzata e soprattutto le newsletter di emanazione bancaria.
Il succo del discorso è che la Fed può permettersi di aspettare, almeno per questa volta, poi magari a novembre sarà diverso.
La Fed accompagnerà il suo comunicato con le nuove previsioni di crescita e con il famoso "dot plot", il grafico a punti che illustra le aspettative dei membri del FOMC sull'andamento dei tassi di interesse.
Nel precedente dot plot era emersa la possibilità di un ulteriore aumento dei tassi di 25 punti base.
Dato l'accumulo storico di rialzi dei tassi in 18 mesi, la Fed può permettersi di aspettare questa volta, come suggerito da vari esperti.
Se guardiamo ai grafici vediamo che l’SP500 è passato da un canale rialzista (in nero) ad una congestione orizzontale (in blu) e vediamo dove l’andrà a rompere tenendo bene a mente che un mercato che gira al ribasso è più facile che lo faccia a V rovesciata piuttosto che con la rottura al ribasso di una congestione orizzontale.
Stesso pattern anche se più sfumato sul nostro indice Ftse Mib 40:
A livello internazionale, FedEx, che viene considerata un termometro dell’economia globale, presenterà i risultati del primo trimestre. Il leader delle consegne veloci ha proseguito nella sua politica di riduzione dei costi per far fronte alla diminuzione della domanda di e-commerce a livello globale. Il gruppo dovrebbe aver beneficiato delle difficoltà dei suoi concorrenti UPS e Yellow, oltre che di un effetto di base favorevole dopo una contrazione del 21% del suo utile nei primi tre mesi dell'anno fiscale precedente. Il mercato si attende quindi risultati positivi.
Alcune azioni italiane:
BUZZI UNICEM: abbiamo comprato il coltello mentre cadeva cercando di afferrarlo per la lama senza tagliarci e sembra che ci è
andata bene. Di seguito il grafico:
FINECO: sta accumulando, parto difficile ma dovrebbe salire
UNICREDIT: congestione orizzontale
ENI: bella impostata al rialzo
BANCA POPOLARE SONDRIO: manovre in vista ? Sta volando …
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