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2035: ma che … davero?

2035: ma che … davero?

Pubblicato Mer 29 Giugno 2022 - 20:07 da Stefano Bonini Tag: Borsa

Mi perdonerà la citazione Carlo Verdone, ma è da qualche giorno che mi interrogo sul mondo dopo gennaio 2035, quando non potranno più essere vendute auto a benzina e diesel.

 

Sono servite 16 ore di negoziati per far sì che l'Unione Europea chiudesse di fatto il capitolo sul motore a combustione interna, dopo che il tema era stato sollevato per la prima volta nel 2021.

 

Molte case automobilistiche stanno già passando a flotte più pulite, ma ora l'industria, sia quella automobilistica sia quella dell’oil, dovrà premere sull'acceleratore per gestire la transizione “ecologica”: come reagiranno i mercati?

 

"Questa è una grande sfida per la nostra industria automobilistica", ha annunciato Agnes Pannier-Runacher, il ministro francese per la transizione energetica che ha presieduto l'incontro.

 

"Ho piena fiducia che l'industria automobilistica europea possa farcela", ha aggiunto Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, finendo poi con l’affermare che “le nostre case automobilistiche sono tra i leader industriali europei e possono continuare a esserlo mentre abbracciano questo cambiamento globale".

 

Qualche mese fa Volkswagen aveva ipotizzato la vendita di Porsche per finanziare la ricerca e la transizione all’elettrico, tornerà sul piatto questa opzione per Il primo produttore mondiale per numero di auto vendute?

 

Va detto che in generale tutto il settore dell’automotive sta attraversando un periodo articolato; infatti, anche i produttori di veicoli elettrici non sono usciti indenni dalla recente crisi della catena di approvvigionamento, soprattutto considerando l'aumento dei costi di materie prime come litio, nichel, cobalto e palladio.

 

L’attuale situazione ha allertato anche Elon Musk, amministratore delegato di Tesla che all’inizio del mese aveva detto ai suoi top manager di avere una " pessima sensazione" sull'economia e che l'azienda avrebbe ridotto la sua forza lavoro di circa il 10%.

 

Ieri è arrivato l'ultimo round di licenziamenti, Tesla infatti ha chiuso gli stabilimenti di San Mateo, in California, e tagliato circa 200 dipendenti addetti allo sviluppo del sistema di guida autonoma.

 

Considerando che per i policy maker ogni parola ha una ragion d’essere, l’essersi affrettati a dire che non ci saranno proroghe al 2035, tradisce un certo grado di incertezza.

 

In questo periodo non si può parlare di previsioni, visto che neppure quelle del tempo a corto raggio si realizzano, però visto che la maggior parte degli economisti sta parlando di recessione e di una inflazione che ci accompagnerà per un po’, quanta probabilità c’è che in 12 anni riusciremo nell’impresa?

 



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