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Azioni Defence Tech Holding: il debutto a Piazza Affari

Azioni Defence Tech Holding: il debutto a Piazza Affari

Pubblicato Gio 04 Novembre 2021 - 22:35 da Emilio Tomasini Tag: Borsa

Chi ben comincia è già a metà dell'opera. Non so se questa massima possa adattarsi a tutti i campi della vita (probabilmente no), ma è innegabile che gli inizi portino con sé il brio della “prima volta”. Non hanno passato, solo un futuro ancora incerto. E' bello, non è vero? Un destino ancora da scrivere non macchiato da vecchie storie. E' forse per questo che sono così affezionato ai novellini della Borsa, le azioni di nuova emissione: mi viene da guardarle con gli occhi di un guardiano che attento le accompagna al primo giorno di scuola. Tra queste new entry c'è anche il protagonista dell'articolo di oggi: azioni Defence Tech Holding. Il titolo ha esordito nell'Euronext Growth Milan (ex AIM Italia) di Piazza Affari il 29 ottobre a seguito del collocamento di 7.142.857 azioni ordinarie di nuova emissione ad un prezzo di 3,5 euro.

 

 

 

Come vediamo dal grafico (e come ci insegna il nostro amico Thomas Demark) il primo giorno di quotazione, com'è normale, azioni Defence Tech Holding hanno segnato un massimo che definiamo “massimo del collocamento”. Possiamo dire che si tratta di un punto di non ritorno: se dopo la necessaria congestione che si innesca dopo il primo giorno (indicativamente dal giorno 2 al giorno 4 per intenderci) il massimo viene tenuto, allora il titolo inizia a volare. Attualmente possiamo vedere che l'azione sta congestionando nei pressi del massimo della prima giornata con una specie di triangolo storto che, nel caso in cui si rompa, le permetterà di partire al rialzo. Per quanto riguarda i controvalori scambiati, notiamo che sembrano piuttosto insoliti per l'ex AIM: nella mattinata dell'emissione il titolo ha scambiato oltre quota 4,75 euro; segnando un rialzo superiore al 35% rispetto ai 3,50 euro fissati in fase di collocamento. E' quindi fondamentale tenere gli occhi puntati sul triangolo e sui movimenti che stanno per arrivare.

 

Anche il settore in cui opera il gruppo, costituito dalle società operative Donexit, Foramil e Next, è particolarmente interessante e “forte”: parliamo di cyber secuity, big data, intelligence, spazio e difesa nazionale. E le aspirazioni sono alte perché, come dichiarato dall'amministratore delegato Emilio Gisondi, il gruppo ambisce a diventare la stella polare nello sviluppo di tecnologie made in Italy da utilizzare per difendere il perimetro di cybersecurity nazionale.

Il bilancio consolidato intermedio chiuso al 30 giugno redatto dalla società mette in luce un utile di 1.907.659 euro e un patrimonio netto di oltre sei milioni di euro (+40,9% rispetto al 31 dicembre 2020). In aumento anche il valore della produzione, superiore a 11 milioni, che rispetto a giugno 2020 è cresciuto del 32%. Nei primi sei mesi dell'anno in corso i ricavi di Defence Tech Holdng sono saliti del 25,2% a 9,71 milioni di euro e l''Ebitda è passato da poco più di 1 milione a 3,19 milioni di euro.

 



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