Questo weekend di bel tempo sulle spiagge di Forte dei Marmi e di Portofino si inizia la partita di Risiko con Banca Carige.
Non a caso, il gruppo infatti oltre ad essere la banca di riferimento ligure è molto presente nella Lucchesia (Lucca è la provincia di Forte dei Marmi) grazie alla banca Monte di Lucca.
Secondo rumors di mercato, confermati anche da Il Sole 24 Ore, ma smentiti dagli interessati, si è aperta la stagione della Data Room di Carige e alcuni player sarebbero entrati o starebbero per farlo.
Carige è una banca media italiana vigilata BCE, non quotata, che è stata fuori dal risiko per un paio di anni: Cassa Centrale Banca aveva infatti una call che pochi mesi fa ha deciso di non esercitare.
E adesso per più di un competitor può rappresentare una buona operazione di espansione strategica e finanziaria.
Considerando infatti un prezzo di acquisto di Banca Carige piuttosto basso, si potrebbero generare importanti sinergie tali da portare fino a un 20% di aumento degli utili oltre che riduzioni importante dei costi.
La mossa di poche settimane fa di Unipol di prendersi quasi il 10% di Popolare di Sondrio, essendo già azionista di Bper, ha da un lato probabilmente tolto questi due attori dalla partita e dall’altro dato un’accelerata, perché il piatto sta diventando sempre più piccolo.
In questo contesto allora i protagonisti potrebbero essere BancoBpm e Credem, che infatti secondo quanto riportato da Il sole 24 ore avrebbero già fatto richiesta di accesso alla Data Room.
La banca di Reggio Emilia, pur avendo sempre negato, è da qualche mese accreditata come possibile compratore anche perché l’operazione avrebbe sia un significato industriale importante per non rimanere banca provinciale, visto che le altre due emiliane si sono “allargate”, sia una valenza finanziaria.
Analisti coinvolti nelle operazioni di studio sostengono che Credem potrebbe beneficiare di importanti sinergie e ottenere un miglioramento del valore dell'azione di oltre il 70%, vista la valutazione di Carige a multipli davvero contenuti.
BancoBPM invece potrebbe vedere il target price migliorare di oltre il 35% nel caso di aggregazione con Banca Carige e diventare così una più difficile preda per Unicredit.
Da un punto di vista della copertura territoriale va detto che un’operazione con BPer sarebbe perfetta e inoltre potrebbe fare una spinta a doppia cifra all’utile per azione.
Per concludere, alla luce delle manovre che si stanno organizzando sotto gli ombrelloni, il settore bancario italiano sembra poter continuare a dare ancora qualche soddisfazione nei prossimi mesi.
Potrebbero interessarti:
INDEPENDENT MEDIA SRL - P.IVA e CF: 07740680967 - REA 1882303 capitale sociale 10.000 euro i.v.
L'Indipendente di Borsa aut. Tribunale di Modena n. 2179 del 30/09/2013 Direttore responsabile Dr. Emilio Tomasini