Così come un calo di qualche giorno delle quotazioni non cambia il quadro complessivo così un rialzo di qualche giorno non cambia lo stesso il quadro complessivo.
Ieri Wall Street ha ripreso il fiato dopo che un forte giro di utili societari ha contribuito a invertire il calo all'inizio di questa settimana.
L'S&P 500 è salito del 2%.
Il Dow è salito di 524 punti, o dell'1,6%, mentre il Nasdaq ha guadagnato il 2,4%.
Tutti e tre i principali indici sono sulla buona strada per chiudere la settimana in rialzo.
Ma tecnicamente Nasdaq e SP500 sono sempre in orizzontale e non ci sono al momento altre interpretazioni.
Meta Platforms è balzato del 14% dopo che il social network ha registrato il suo primo aumento delle vendite in quasi un anno.
I guadagni delle big-tech hanno aiutato gli investitori a scrollarsi di dosso segnali economici contrastanti.
Nuovi dati hanno mostrato che la crescita degli Stati Uniti è stata più debole del previsto nel primo trimestre.
D'altra parte, l'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve si è attestato a un tasso annuo del 4,9%, che era più alto del previsto.
Le notizie sull'inflazione hanno rafforzato le aspettative degli investitori per un altro aumento dei tassi di interesse quando la Federal Reserve si riunirà la prossima settimana. I future sui fondi federali implicavano una probabilità di circa l'83% che la banca centrale aumentasse i tassi di interesse di 0,25 punti percentuali durante la riunione, rispetto al 72% di mercoledì.
Veniamo alle azioni italiane.
Su Salcef il trade è molto rischioso, ieri ha rotto la resistenza di 21.60 ma non ci sono stati volumi, uno striminzito 600.000 euro di controvalore scambiato. Stiamo alla finestra, lasciamo agli arditi rischiare.
Sogefi punta ai massimi.
Stoppati pesantemente su Saes Getters.
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