La borsa funziona così da una eternità.
C’è il trend e c’è la congestione.
Il trend è dato da massimi e minimi crescenti.
La congestione da massimi e minimi allineati in orizzontale.
Quando comprare ?
Se sei in modalità breakout compri dopo la congestione (o il ritracciamento) quando i prezzi iniziano a salire e ci sono i primi massimi ed i primi minimi crescenti.
Se sei in modalità contro trend compri quando il minimo attuale è al livello del minimo precedente.
In ogni caso se sei bravo e ti piace comprare bene devi essere svelto a vendere quando sei dalla parte sbagliata del mercato.
Che tu sia in modalità trend following o contro trend questa è la via di salvezza …
E in un trend che sale chi è bravo compra quando i prezzi ritracciando sperando che il trend si mantenga nel lungo periodo.
Perché il trend si presuppone in atto fino a prova contraria.
Applichiamo questa regola semplice al Nasdaq: siamo in un rialzo ? Sì, certo che sì. Bene step successivo: quando compriamo ?
Compriamo sui massimi relativi precedenti oppure quando i prezzi hanno ritracciato ? Se compriamo quando i prezzi hanno ritracciato abbiamo il vantaggio di uscire dopo poco in perdita rimettendoci una briciola.
Se compriamo sui massimi relativi precedenti il rischio è maggiore perché lo stop tipicamente posto sotto il minimo relativo precedente è più lontano ma anche la probabilità di vincita è maggiore (della serie se i prezzi rompono i massimi ci sono più probabilità che proseguano che piuttosto scendano).
So che il mio lettore a questo punto alza le mani perché l’ho perso: non ci ha capito una mazza !
Allora riannodo i fili del discorso e posto un grafico del Nasdaq per farmi capire: ci sono due punti per comprare, al punto 1 stai comprando su un massimo durante un trend al rialzo come negli altri punti 1 nel passato e ovviamente l’acquisto si basa sulla premessa che il trend continui al rialzo.
Se compri al punto 1 sul massimo relativo precedente è vero che hai più provabilità di vincere ma è anche vero che il movimento successivo sarà più breve (compri più in alto rispetto al minimo relativo precedente). Guarda ovviamente cosa è successo sui massimi relativi precedenti negli anni scorsi (punto 1 indicato nella chart).
Se compri nel punto 2 stai comprando su un minimo o nei pressi di un minimo relativo precedente (ad azzeccarci ovviamente …).
Il giocattolino messo giù così è spettacolare perché se funziona fai una fortuna.
Ma c’è un ma: se tu decidi di comprare all’ultimo numero 1 (superamento del massimo relativo precedente) e il superamento non avviene stai pure sereno che non compri e non perdi soldi.
Se compri al punto 2 e questo è invece la fine del rialzo allora diciamo che sei finito perché trovati a 1000 dell’indice Nasdaq dopo qualche anno è poco probabile ma possibile.
Tutto ciò che sale prima o poi scende.
Come ti salvi ? Con lo stop loss. Se hai seguito questo meccanismo non ti deve fare paura vendere in perdita.
Fine della spiegazione.
Questo per dire cosa ?
Per dire che siamo su un punto su cui dovremmo comprare sapendo che se ci sbagliamo vendiamo tra qualche giorno con un -5 o -10% e ci abbiamo provato. Se ci va bene abbiamo comprato con un timing perfetto se ci va male ci facciamo poco male.
Ma se non vendiamo ? Se speriamo che tutto si risolva ? Se guardiamo al lungo periodo per “moralizzare” il nostro acquisto ?
Beh allora davvero siamo fregati e potremmo arrivare alla conclusione che nel lungo periodo siamo tutti (borsisticamente) morti.
Quindi attenzione. Siamo in un frangente dove ci giochiamo il rialzo ai dadi della borsa.
Se continua e non abbiamo comprato siamo dei fessi.
Se compriamo ed il rialzo è finito siamo dei fessi lo stesso.
Quello che cambia è la dimensione della fesseria: se continua e non abbiamo comprato molto probabilmente torna sui massimi e oltre e quindi siamo molto fessi.
Se compriamo e il rialzo è finito regaliamo al mercato un -5% o -10% di quello che abbiamo guadagnato e siamo poco fessi.
A voi la scelta se essere molto o poco fessi.
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