Una tassa da 3.500 Euro ogni 50.000

Secondo il comitato Edufin di Consob, l’Italia sarebbe al penultimo posto tra i Paesi del G20 in quanto a educazione finanziaria, soprattutto in riferimento ai Millennial (la mia generazione) e alla generazione Y.

Purtroppo, la finanza in particolare e l’economia in generale sono un tema che appaiono complessi, solo per tecnici e non abbastanza cool e fashion.

Ieri sera ero a cena con amici e mentre si stavano lamentando dell’aumento dei prezzi e del fatto che questa settimana hanno appuntamento con il commercialista ho esclamato: ma lo sapete che quest’anno ci mettono una tassa sui risparmi?

Sono bastate queste poche parole per far impallidire anche il sushi (piatto tipico milanese) che stavano mangiando.

L’inflazione, tra post lockdown e guerra, ha preso a correre sempre più velocemente riportandoci in un Mondo che pensavamo fosse definitivamente scomparso.

Ed invece ci troviamo in un contesto come mai abbiamo visto in passato: inflazione al 7% e tassi ufficiali ancora prossimi allo zero. 

Questo, ho continuato a spiegare, non comporta solo l’aumento dei prezzi al supermercato, del sushi al ristorante o delle borse griffate, ma avrà conseguenze dirette sui risparmi di tutti noi.

In queste condizioni infatti è come se fosse una sorta di forma di formaggio che ogni giorno ha le attenzioni di un simpatico topolino.

Il mio amico allora mi interrompe e dice: “ok Stefano, ma stiamo parlando di peanuts“  (noccioline, ndr).

A quel punto ho preso la calcolatrice del mio Iphone e mostrato un paio di calcoli: “immaginiamo di avere risparmi per 50.000 Euro sul conto corrente”.

Con una inflazione del 7% annuo, questo significa che ogni giorno i nostri risparmi perdono quasi 10 euro, cioè quasi 300 euro al mese.

Più o meno la quota di un piccolo affitto o di un finanziamento.

In pratica, lasciare oggi 50.000 euro di risparmi su un conto corrente ci costa 3.500 euro all’anno.

Ecco, finalmente abbiamo calcolato il costo annuo del nostro gap in educazione finanziaria, siamo sicuri che possiamo permettercelo?