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Il problema della gestione di portafoglio ... un lettore chiede ...

Il problema della gestione di portafoglio ... un lettore chiede ...

Pubblicato Lun 17 Giugno 2019 - 23:19 da Emilio Tomasini Tag: Borsa

Buongiorno signor Tomasini ,

 

la contatto per avere un consiglio su di una particolare situazione .

Seguo le sue rubriche dal 2016 , sono abbonato a l'indipendente di borsa da luglio 2018 , come da Lei consigliato ho iniziato ad operare solo passati circa 2 mesi , ho cercato infatti di aumentare le mie conoscenze finanziarie , quardando i video da Lei collegati ed i prontuari riferiti alla sua strategia di borsa.

Ho pensato di aprire un portafoglio titoli chiamato " Tomasini" , che mi permettesse di gestire gli ordini buy da voi inseriti , cercando di volta in volta di fare una progressione di budget per non sforare le cifre che avevo preventivamente assegnato a tale attivita' .

Premetto che tale nuovo portafoglio titoli ho dovuto obbligatoriamente affiancarlo ad un precedente che sono costretto a gestirlo simultaneamente fino a naturale decadenza degli ordini stop di quest'ultimo con una ad oggi difficolta' in quanto il budget finanziario dei due portafogli ha superato la mia reale sostenibilita' e previsione di investimento .

 

La domanda che le pongo e' la seguente . 

Come andrebbe gestito secondo Lei il portafoglio titoli nel momento che il budget preposto viene ad essere superato dagli ordini stop che puntualmente inserite a sistema ? 

Mi ricordo che mi colpi' un suo appunto in un articolo de l'indipendente di borsa in cui scriveva che non avrebbe aggiunto ulteriori ordini di acquisto ( buy ufficiali)  fino ad non arrivare a target con precedenti per non appesantire ulteriormente l'esposizione .

Mi consiglierebbe qualche altra gestione delle posizioni in portafoglio per esempio quelle gia' a target 50% o altro?

Sarei grato se riuscisse a darmi un consiglio su tale problematica che incontro per la prima volta da neofilo .

 

La ringrazio anticipatamente , lettera firmata

 

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Caro lettore,

 

mi sono riservato di risponderLe la domenica mattina perché la Sua domanda è assolutamente ben posta e dare una risposta ragionata è ben difficile.

E infatti non potrò darle la risoluzione del problema ma potrò solo indicarLe la via

Il problema che Lei pone può essere letto in un modo differente ed è quello della leva.

Non esiste trading di successo senza la leva.

Purtroppo la leva ha un inconveniente: come il coltello che taglia il pane ma può uccidere anche la leva può portare al camposanto.

E quindi sulle azioni se NON utilizzare la leva è sconsigliato parimenti sconsiglierei di superare una leva 2 a 1, e questo è maggiormente vero soprattutto per chi ha una certa disponibilità di capitali, come appare dalla sua email, e magari non ha riservato all’azionario il 100% della sua liquidità.

Connesso alla leva è il problema della liquidità necessaria per piazzare gli ordini: il Contro Trend è un grande consumatore di liquidità, se il broker che Lei usa le ferma i capitali in caso di piazzamento degli ordini (ad esempio se avesse leva 10 a 1 questo non sarebbe un problema) e questo va al di là di quanto investo a priori (se piazzo 10 ordini e mi impegnano liquidità per 10 ordini ma vengo eseguito con 1 ordine è evidente che ho risolto il problema della liquidità per piazzare gli ordini ma rimango con il problema di cosa poi in realtà succede se davvero tutti e 10 gli ordini vengono eseguiti).

Conclusione 1: che broker utilizza e che condizioni ha in termini di leva e/o piazzamento degli ordini limite e stop (il broker le sottrae la liquidità necessaria al momento del piazzamento dell’ordine o della sua esecuzione ?).

Procediamo con la seconda parte della risposta. Statisticamente ogni sistema ha un limite naturale di titoli in portafoglio oltre il quale le performance si stabilizzano. Il contro trend si stabilizza da 15 a 20 titoli in portafoglio (vado a memoria) per cui dopo aggiungere titoli non cambia la sostanza del rischio e del rendimento (cioè aumenta il net profit ovviamente ma drawdown e percent profitabile rimangono invariati). Diciamo che nel mondo tomasiniano questo limite tra 15 e 20 rimane invariato su tutti i diversi sistemi che ho avuto modo di utilizzare  e che utilizzo tuttora.

Conclusione 2: in un mercato al rialzo continuare a comprare oltre il budget che ci si è dati (capitale disponibile / 15 titoli) non è conveniente. Quindi se perde gli ultimi trade di un rialzo non le cambia nel medio periodo il risultato

Ulteriore passo in avanti: capitale economico e capitale psicologico. Entrare su una nuova posizione quando il portafoglio al sicuro se testato peggiora i risultati, non di molto ovviamente, ma li peggiora. Non è una cosa conveniente, sotto il profilo economico. Sotto il profilo psicologico è un toccasana per me che scrivo il report e per il lettore. Evita di entrare con 10 posizioni insieme ed essere stoppato ovunque il giorno dopo, aspetto che si rivelerebbe devastante per la mia psiche e per quella del lettore, soprattutto della recluta. Se una metodologia è buona riesce a sopportare anche delle modifiche peggiorative come questa. Un sistema è vincente se riesce ad essere utilizzato dal lettore, un sistema eccezionale che non è realizzabile non serve a niente.

Conclusione 3: verifichi con il suo ego cosa le costerebbe di più in termini di perdita non economica ma psicologica ed aggiusti conseguentemente la sua operatività, laddove ovviamente la statistica le possa permettere questo lusso.

Finale: cosa fare con i  trade che sono usciti al 50%. In teoria il nostro sistema di breakout funziona meglio se uno continua a comprare, ovvero se io esco a target al 10% poi al 20% ricompro il secondo lotto e rivado a target al 30% e poi di nuovo ricompro al 40% rimanendo sempre sul mercato con il 50% di ogni trade. Questo approccio ha dei seri inconvenienti che cito solo: può capitare che il filotto su 2 o 3 titoli in portafoglio in particolari situazioni di mercato porti i lettori a vedere rendimenti a 3 cifre con conseguenti pericolose tentazioni che portano ad un aumento incontrollato del rischio. Viceversa in tali casi crolli del mercato potrebbero azzerare le performance stellari in una manciata di giorni con una esaltazione del drawdown di portafoglio (si sarebbe infatti superinvestiti su alcuni titoli pur continuando ad operare su tutti gli altri, pensi a Ferrari, Tinexta e Falck per esempio). Anche in questo caso le oscillazioni psicologiche del lettore e dell’editore sarebbero pericolose.

Conclusione: da oltre 15 anni abbiamo lasciato al lettore queste decisioni e raramente ricarichiamo su un titolo e se lo facciamo è perché proprio non vediamo altre opportunità (e di solito perdiamo soldi, almeno nella mia sensazione). Quindi il problema glielo lasciamo intatto a Lei da gestire, con alcune raccomandazioni che vado a riassumere:

  1. Utilizzare sempre broker che permettono una ragionevole leva intraday (risolve il problema dei margini) e overnight (risolve il problema della leva)
  2. Non andare in panico se si perdono le operazioni oltre la 15esima e fino a 20 perché in ogni caso NEL MEDIO PERIODO non cambia nulla
  3. Faccia piccole modifiche per soddisfare le esigenze del suo capitale psicologico
  4. Sappia che ricaricare sul singolo trade la espone in condizioni normali ad un aggravio di rischio (perché il suo capitale è sempre a mercato)

Sono a disposizione per eventuali chiarimenti, qualora ovviamente li sappia dare.

Mi faccia sapere.

Cordiali saluti

 

Emilio Tomasini



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