Queste sono cose a cui difficilmente mi rassegno. Dunque stamattina all’alba le agenzie di stampa battono la notizia che Stellantis ha rivisto al ribasso i suoi obiettivi finanziari annuali per "tenere conto della decisione di rafforzare significativamente" le azioni correttive intraprese per affrontare i problemi di performance in Nord America. L’azienda ora prevede un margine operativo corrente tra il 5,5% e il 7% per l’esercizio 2024, un ridimensionamento rispetto all’obiettivo precedente di un margine a "due cifre".
Siccome la sfortuna è cieco segue immediatamente la notizia che Volkswagen abbassa nuovamente le proprie previsioni annuali, la seconda volta in meno di tre mesi. Il più grande produttore automobilistico tedesco ed europeo rivede al ribasso le stime di fatturato e redditività per il 2024 a causa del rallentamento delle vendite. Il fatturato dovrebbe scendere a 320 miliardi di euro, rispetto ai 322 miliardi dell'anno precedente, mentre l'azienda puntava inizialmente a una crescita fino al 5%. La previsione del margine operativo si attesta ora al 5,6%, contro il range del 6,5%-7% precedentemente annunciato.
Si scatena il panico e prima dell’apertura il mio Whatsapp è già bollente.
All’apertura di Stellantis in gap down lo stacco perché è impossibile rispondere a tutti.
Alcune osservazioni:
CONCLUSIONE: il languorino è ancora più accentuato e non appena ci sarà un pattern CONFERMATO di rialzo compreremo, accontentandoci di un rendimento più ridotto rispetto di comprare sul doppio minimo.
La scorsa settimana le borse internazionali hanno corso a perdifiato in seguito alle iniziative messe in campo da Pechino per stimolare l'economia cinese. Le principali borse cinesi registrano un ulteriore rialzo di quasi l'8% questo lunedì, in vista della "Golden Week", la settimana di festività per la Festa Nazionale. Per dare nuovo impulso al settore immobiliare in crisi, diverse metropoli cinesi, tra cui Canton e Shanghai, hanno annunciato la rimozione di alcune restrizioni percepite come ostacoli all’acquisto di immobili.
Gli investitori attendono una serie di dati economici questa settimana, inclusi l’indice dei prezzi al consumo nell’Eurozona e il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti. Prima di questi, i dati preliminari sull’inflazione per Germania e Italia, previsti in giornata, forniranno ulteriori indizi sui risultati complessivi dell’area euro.
A livello tecnico siamo sempre e comunque al rialzo e un ribasso di farebbe comodo per rimediare ai mancati acquisti e ricaricare di nuovo sugli esistenti.
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