Pensate voi a un disgraziato di giornalista che scrive di calcio o di politica o pubblica paludati commenti sull’andamento della politica internazionale. Mamma mia che noia ! E pensate invece a chi come me può ogni giorno saltare su una mina e procedere alla perdita totale della reputazione. Non è eccitante tutto ciò ? Non è eccitante poter scrivere urbi et orbi “o scende o sale” tralasciando “o va in orizzontale” ? Diciamo che ancora una volta ce l’ho messa tutta: in un precedente articolo su SoldiOnLine in data 10 novembre avevo cercato di rincuorare gli investitori con la parabola dei 3 indizi e della prova. In analisi tecnica molte volte il fattore chiave è non cambiare idea, come in altre occasioni il cambiare idea troppo tardi è la pistola che vi spara al cuore. In questo caso il rischio era tutto sommato contenuto perché i minimi relativi precedenti sull’indice Ftase All Share non erano troppo distanti dai massimi e quindi non ci saremmo comunque giocati la casa. La mia strategia era basata sull’ipotesi di 3 indizi per arrivare al ribasso: il primo indizio era il cedimento de massimo relativo precedente a quota 25.203 del Ftse All Share. Il secondo indizio era la rottura della trendline (comune l’aveste voluta tracciare) che transitava poco sotto. Il terzo indizio era il cedimento del minimo relativo precedente di 24.378 del Ftse All Share. Per cedimento ovviamente intendiamo la chiusura al di sotto del livello indicato. Ebbene magicamente il mercato, proprio quando stava per scattare il terzo indizio e quindi avremmo avuto la pistola fumante del cambiamento di tendenza, ha deciso di regalarci sul Dax un bel martello rialzista (io non credo alle candele giapponesi così come le vendono, ai pattern sì, e il cosiddetto “martello” non ha niente di magico ma in situazioni di ipervenduto ha una valenza rialzista indubbia) e sul Ftse All Share comunque un pattern che aveva tutto tranne che del ribassista. E oggi infine la conferma con una barra che naviga in zona Cesarini. La “liquidazione dei morti”, dicevano i vecchi agenti di cambio meneghini, era l’ultimo colpo di coda dell’Orso e poi entro Sant’Ambrogio si sarebbero finalmente viste spuntare le corna del Toro. La tradizione è confermata. Chi gioca contro tendenza (come il nostro Contro Trend) sarà in questo momento carico di titoli (in perdita) ma pronto a fare grasso bottino non appena il mercato rialza la testa. Chi invece gioca di breakout si può consolare con ENAV che durante il ribassone è stato l’unico titolo con volumi da urlo a puntare al rialzo rompendo il massimo relativo precedente. Poi ovviamente se il mercato dovesse chiudere sotto 24.188 del Ftse All Share cambieremmo di nuovo idea perché i due indizi precedenti sono sempre validi e diciamo così il fascicolo delle indagini è ancora aperto. Ma fino a quel momento, almeno, godiamoci serenamente il rally di Natale.
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