Eppur si muove!

Il famoso scienziato Galileo Galilei “fu sottoposto all'inquisizione per sei anni, e torturato per aver detto che la terra si muoveva” ci racconta lo scrittore Giuseppe Baretti, che ha ricostruito la vicenda del padre della scienza moderna nell’antologia Italian Library.

Aggiungendo la famosa storia che “quando fu liberato, egli alzò lo sguardo al cielo e giù verso terra e battendo il piede, con animo contemplativo disse: Eppur si move!”

Chi era poco convinto sulle rassicurazioni di un’inflazione sotto controllo, avrà usato la stessa esclamazione galileiana guardando gli ultimi dati sull’inflazione americana: 5,4% su giugno 2020, il maggiore incremento dal 2008 ad oggi.

Sul tema c’è un dibattito aperto tra chi pensa che il rialzo dell’inflazione sia solo transitorio e chi, invece, crede sia un fenomeno strutturale.

Chi ha ragione lo scopriremo solo vivendo.

C’è un effetto, tuttavia, che ci riguarda da subito: se i prezzi aumentano del 5%, anche per poco, si perde quel potere di acquisto, per sempre.

Chi è andato al ristorante o ha prenotato le vacanze in questo periodo, se ne sarà accorto: con la “riapertura", i prezzi delle tariffe aeree, degli hotel, dell'intrattenimento, delle attività ricreative e dell'abbigliamento sono aumentati notevolmente.

Con la caduta delle restrizioni la domanda sta risalendo molto rapidamente e le aziende stanno normalizzando i prezzi compensando i cali dei mesi scorsi.

Ma un dato del mercato americano mi ha colpito: i prezzi per auto e camion usati sono aumentati del 10,5% rispetto al mese precedente.

Voglio raccontarvi una storia, mio padre a metà dello scorso anno ha deciso di comprare una city car e ha deciso di mettere in vendita il suo SUV tedesco del 2018 ad un prezzo un po’ sopra il mercato alla luce dei pochissimi km percorsi.

Ovviamente, visto il prezzo troppo alto, non ha trovato acquirenti, ma lui non è mai sceso, ed adesso, dopo un anno, due possibili acquirenti se la stanno “litigando” a quel prezzo.

Detto questo, come possiamo compensare la perdita del potere di acquisto?

Tolto l’aumento dei salari, su cui purtroppo io non ho leve, mi viene in mente solo un modo: investendo il capitale in maniera efficiente, scegliendo titoli ciclici e tenendo sott’occhio i governativi.

Un po’ come soleva dire lo stesso Galileo: “dietro ogni problema c’è un’opportunità”.