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La lista della spesa dei titoli glamour sui massimi storici su MTA

La lista della spesa dei titoli glamour sui massimi storici su MTA

Pubblicato Gio 15 Ottobre 2020 - 21:39 da Eleonora Alboresi Tag: Borsa

GVS: Titolo gioiello già indicato dalla nostra Ilaria Ferrari nell’articolo https://blog.ilgiornale.it/trading/2020/10/13/azioni-gvs-una-perla/?_ga=2.104472384.1931036319.1602779457-1330008882.1573908117

Società fondata nel 1979 che produce filtri per sanità, settore energetico e mobilità, GVS in questi mesi ha risposto all’emergenza sanitaria potenziando la produzione di mascherine; con il Covid-19 che ha decisamente fatto schizzare il fatturato.  Dal momento della rottura del massimo storico si è apprezzato del +6.2%. ROE a due cifre da tempo, ma che negli anni ha subito una crescita esponenziale, con una percentuale, dal 2017 al 2019, del +237,3% (Da 10,41 a 35,11).

 

 

TINEXTA: Gruppo appartenente al settore dell’informatica, nel triennio 2017-2019 ha visto crescere il fatturato di quasi il 43% e l’Ebitda margin di 5,11 punti. In tema di indicatori di redditività vediamo un incremento ROI di 6,04 punti (17,05%) e una crescita del ROE di 5,09 punti (19,26%). Qualche problema riscontrato invece dal punto di vista patrimoniale, dove si registra un peggioramento del rapporto debt to equity (da 0,73 a 0,86) ed un indebitamento finanziario netto di circa 129 milioni di euro.

 

 

 

 

STM.MI: Questa azienda leader nei semicrostruttori ha da poco anticipato che i suoi ricavi netti per il terzo trimestre sono ben sopra le aspettative formulate lo scorso luglio; numeri pari a 2,67 miliardi di dollari (aumento del 27,8% su base sequenziale). Nella giornata di oggi, però, la differenza tra il valore di chiusura e quello di apertura non è riuscita a confermare la tendenza rialzista. Giornata, in conclusione, negativa che fa avvicinare il rischio di una triste evoluzione al ribasso.

 

 

 

 

REPLY: Un triennio fortunato per questa società leader nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione ed i media digitali. Nel triennio 2017-2019 il fatturato è aumentato del 33,65%, mentre l’Ebitda di quasi 2 punti. Chiusura di giornata scarica che non ha confermato il trend in rialzo. La speranza è che non si formi nel breve termine un’evoluzione al ribasso. Neanche dai volumi, coerentemente, non provengono buone notizie: il valore dei pezzi scambiati è inferiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale.

 

 

 

 

SeSa: Dal 2018 al 2020 si registra un peggioramento del rapporto debt to equity (da -0,25 a -0,22), ma il fatturato è aumentato del +30,30%. Per questa società, che opera nel commercio al dettaglio, la giornata si è chiusa in maniera felice: se la seduta precedente era terminata con un ribasso, oggi vediamo un saldo positivo del 0,81%. Premesse favorevoli per nuovi apprezzamenti. Del resto si tratta di uno dei nostri campioni visto che il nostro modello del massimo storico ha prontamente segnalato la prima rottura. Allora era illiquido ora è diventato liquido …

 

 

 

 

FARMAE: Società produttrice di prodotti per la salute e il benessere, non poteva che beneficiare nell’emergenza sanitaria. Nel terzo trimestre dell’anno, non a caso, l’azienda ha registrato ricavi pari a 15,7 milioni di euro, in miglioramento del 65% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi hanno raggiunto quota 47,1 milioni, +72% rispetto all’esercizio precedente.  Questo spiega perché il titolo veleggi ormai da diverso tempo in area massimi storici e non sembri voler recedere da questo suo imprimatur rialzista. E’ quotato all’AIM.

 

 

 

 

 

 

CAMPARI: Azienda di fama mondiale, nel triennio 2017-2019 ha visto crescere il suo fatturato del 1,46%, che è come dire che non è cresciuto, con l’Ebitde passato da 451,50 a 458,10 milioni di euro, che anche in questo caso significa solo stabilità dei redditi,  e una crescita nulla dell’Ebitda margin che però non convince gli investitori che sono sempre a caccia di crescita degli utili. Per quanto riguarda gli indicatori di reddittività, il ROI è calato di 1,30 punti attestandosi al 12,19% e il ROE di 5,46 punti fermandosi al 12,90%. Sostanzialmente ancora una volta stabilità. Miglioramento, invece, dal punto di vista patrimoniale. A motivare la chiusura del primo semestre del 2020 con ricavi e margini in diminuzione è anche in questo caso l’aver risentito gli effetti della pandemia.

 

 

 

 

DE’ LONGHI: Giornata infelice per la nota azienda di elettrodomestici, che ha chiuso la giornata in negativo. Il calo archiviato è del -0,44%, saldo che rischia di favorire un’evoluzione al ribasso nel breve termine. Male anche i valori scambiati, con un valore inferiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale.

 

 

 

 

WIIT.MI: La società, attiva sul mercato del Cloud Computing, chiude con una differenza tra il valore di chiusura e quello di apertura che assume un valore negativo, registrando un saldo del -0,29%. La giornata si può definire neutrale e fa da riflesso ad una situazione incerta.

 

 

 

 

 

DIGITAL VALUE: Società attiva sull’intero territorio nazionale, è uno degli operatori principali nel settore delle soluzioni e servizi IT. L’azienda ha chiuso il primo semestre del 2020 con ricavi per oltre 210 milioni di euro (+23,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Ebitda attestato a 20,2 milioni di euro, con un Ebitda margin del 9,6% sui ricavi netti.

 

 

 

 



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