Un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Questo è il giudizio che si può dare di un mercato quando raggiunge un massimo storico.
Sotto il profilo statistico la rottura di un massimo storico è quanto di più potente possa mai esistere nell’analisi finanziaria perché l’obiettivo sono le stelle.
Ma d’altra parte, se alla rottura di un massimo storico il pendolo delle probabilità propende per la continuazione del trend al rialzo, per quella parte restante di probabilità in cui il trend non prosegua potete giurarci che vedrete un tonfo spettacolare.
Morale: siamo sul crinale, da una parte si scende e dall’altra si sale.
I massimi precedenti nell’analisi tecnica (e nella mente degli operatori) hanno la caratteristica di attrarre i prezzi: tutti ragioniamo infatti in termini di cosa è avvenuto in passato e quindi come una calamita i prezzi precedenti attirano i prezzi attuali.
Sotto il profilo fondamentale la corporate America non ha deluso con le ultime trimestrali: chi ha seguito in diretta gli annunci degli utili ha visto un trionfo generalizzato di utili che hanno battuto le attese.
Il Nasdaq nel 2019 è in rialzo del 22,3% mentre l’S&P è in rialzo del 16,7%.
E soprattutto le azioni Fang (Facebook, Amazon, Netflix, Google) e quelle del comparto tecnologico stanno volando e a giudizio di diversi analisti non sono nemmeno troppo care.
E questo semplicemente perché gli utili del primo trimestre 2019 e le attese sugli utili futuri sono galattici.
Si aggiunga a questo quadro già di per sé positivo anche l’annuncio del dato preliminare del PIL usa nel primo trimestre che batte le attese di 1.8% con un ottimo 3.2% sui massimi del 2015 e in accelerazione rispetto ai dati dell’ultimo trimestre 2018 con un 2,2%.
E la nostra borsetta italiana ?
La borsetta italiana vaso di coccio tra i vasi di ferro annaspa sotto i massimi di quota 25.000 del Ftse All Share, obiettivo che avevamo previsto illo tempore con il ribaltamento al rialzo dal punto di breakout della distanza tra minimo e trendline durante il ribasso autunnale.
E ora ?
Come per il mercato americano siamo ad un bivio: se rompe 24.000 corre altrimenti dovrebbe esserci una correzione tecnica o congestione fino a dopo l’estate.
Già, l’estate.
Sappiamo che maggio è l’inizio del movimento asfittico estivo e quindi di grandi rialzi oggi come oggi si fa fatica a parlare.
Il meglio che ci può capitare è un movimento orizzontale che duri fino a fine agosto, quando tradizionalmente il mercato inizia a ripartire.
E in un movimento orizzontale ovviamente potremo divertirci con i titolini che non risentono della smobilitazione estiva.
AEDES: avevamo segnalato questo titolo in tempi non sospetti ed ora ci troviamo tra le mani un missile. Siamo solo alla prima gamba di rialzo, dovrebbero essercene tre. Ora sta congestionando e quindi ci aspettiamo una ripartenza. Ottimi i volumi
AZIMUT: incredibile come non esista ritracciamento, la stanno comprando a piene mani, ma in maniera da non farsi notare. Prima o poi accelererà il movimento, ma come fai ad entrare senza un ritracciamento ?
GIMA TT: ha un ROE spettacolare nel 2018 roba da film fantascientifico. Se notate siamo sul supportone che non verrà probabilmente mai infranto. Sarebbe da accumulare, guardate il movimento dei volumi opposto a quello dei prezzi, più scendeva più diventava appetibile.
IMA: la mamma di GIMA TT ed anche in questo caso gatta ci cova, notate il movimento sexy senza rumore di Azimut ... qui la stanno comprando senza dare nell'occhio
MOLMED: avevamo segnalato questo titolo come sotto accumulazione e venerdì scorso a chi sta accumulando questo titolo è scappato il piede sul pedale dell'acceleratore. Ed ecco il risultato, una bellissima barra di shakeout ovvero apre in alto, crolla e poi torna allo stesso posto. Della serie abbiamo scosso l'albero per fare scendere le pere, ovvero le mani deboli. Da lunedì riparte.
BANCA GENERALI: sta sviluppando un comportamento come quello di Azimut, ovvero crescita senza rumore. La stessa di Ima per intenderci. E' un titolo da mettere sotto osservazione e comprare al primo uncino ...
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