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L'acquiescenza nei confronti della crisi dell'italiano medio

L'acquiescenza nei confronti della crisi dell'italiano medio

Pubblicato Mer 21 Novembre 2018 - 23:02 da Emilio Tomasini Tag: Borsa

Non sono in grado di fare commenti arguti sulla crisi politico – istituzionale tra Governo italiano ed Unione Europea. Negli ultimi giorni questa tragedia si è arricchita di alcuni spunti che desidero portare all’attenzione dei lettori:

 

1) La acquisita acquiescenza alla crisi del pubblico italiano: l’asta dei BTP Italia va deserta ? Il fatto merita un sottotitolo sui principali giornali. Si parla di patrimoniale ? Qualche decina di email in redazione, come se si trattasse di un normale titolino su cui è scattato lo stop loss. Morale: l’italiano medio o è completamente passivo nei confronti della crisi perché tipicamente si sa che l’italiano medio subisce tutto senza fiatare (tanto poi sa che si deve aggiustare da solo con evasione e furbate varie) oppure dà ormai per scontato il patatrac. E su quest’ultima interpretazione ovviamente il mio sentimento è un brivido di orrore.

 

  1. 2) Il dietro frunt del fronte spacca Europa. Io ho stima di Savona. Non sono in grado di valutare appieno la sua posizione riguardo alle politiche economiche intraprese da questo Governo, basate su uno stimolo della domanda attraverso elargizioni varie e taglio fiscale a scapito di un incremento del deficit piuttosto che al classico approccio montiano di spremere il limone con l’imposizione fiscale. Mi ha molto colpito la sua ammissione di 2 giorni fa che forse le cose non sono andate come speravano. Qualcuno non lo ha ancora capito che forse conviene fare un passo indietro e tutti continuano a berciare contro l’Europa. Ma gli strateghi, i dotti della compagine di Governo già annusano aria di arrosto strinato. E francamente mi aspettavo che sapessero bene cosa stavano facendo e apprendere che anche loro sono degli improvvisati dà una visione del pericolo incombente molto angosciante. Alla domanda siamo in mano a degli sprovveduti ora come ora penso che chiunque sia un po’ cosciente di come funzionino le cose dovrebbe rispondere di sì.
  2.  

Sotto il profilo tecnico ci troviamo sull’orlo del burrone: se il mercato rompe 20.287 del Ftse All Share corriamo il rischio di prenderci in faccia un altro -10 o -20 % dai prezzi attuali. Poi i doppi minimi sono fatti proprio di situazioni come queste in cui il mercato improvvisamente inverte e crea una base da cui ripartire. Sul mercato continuo a vedere diverse situazioni di accumulazione e il Money Flow sull’indice Ftse All Share è nella fascia bassa di oscillazione pronto o al recupero o allo sfondamento al ribasso

 

 

Alla fine della fiera se guardiamo al trend di medio periodo lo spread sta continuando a salire: il grafico che segue a barre settimanali vi mostra un Set Up del Sequential in fase 7 per cui per altre 3 settimane fino a metà dicembre avremo prezzi in aumento. Poi ci sarà il ritracciamento / congestione e poi preghiamo che non ci sia un countdown setquential di 13 settimane al rialzo perché se ci sarà allora iniziate a pregare.

 

 

A livello di singoli titoli segnaliamo sempre l’accumulazione su CHL e sull’Aim interessante il doppio minimo disegnato oggi dal titolo H farm di cu i pubblichiamo il grafico che segue:

 



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