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Le roi est mort, vive le roi !

Le roi est mort, vive le roi !

Pubblicato Lun 12 Febbraio 2024 - 16:09 da Emilio Tomasini Tag: Borsa

Sono loro, sono tornati.

 

Stiamo facendo il pieno di lettori, vedo girare gli abbonamenti con nomi di persone che ci leggevano 10 o 20 anni fa.

 

Arriva l’infermiere, l’imprenditore agricolo, il notaro, l’avvocato e l'insegnante di musica, l'industriale del tessile e il professorone di chirurgia.

 

Arriva l’orda del popolo della borsa e a volte mi commuovo a vedere passare certi nomi a volte mi incutono timore perché la responsabilità aumenta con l'aumentare esponenziale dei lettori.

 

Ormai tutti hanno capito che si guadagna qualsiasi azione uno compri ma se vuoi fare filotto sempre stiamo parlando di un numero ristretto di azioni e allora fioccano gli abbonamenti.

 

E del resto il grafico qui sotto parla da solo, non ci sono più ostacoli da adesso al massimo dei massimi e se il mondo ci è già arrivato e magari l’ha superato anche la nostra malandata Italietta si è messa in moto IN UN RIALZO CHE SI ANNUNCIA ESPLOSIVO:

 

 

E al deficit pubblico, alla monetizzazione di rendite e salari, alla mancanza cronica di competitività della nostra media industria ci penseremo poi … “al doman penserà il domani” chiosa il Vangelo secondo Matteo.

 

Tutto sale quindi chi non compra fesso è … prima della grande caduta ovviamente.

 

Il problema, e lo dico ai vecchi lettori che sono tornati nella lizza della Borsa, è che comprare azioni italiane sta diventando un problema perché il listino si restringe, le aziende buone scappano all’estero o minacciano di scappare come Stellantis, e ci ritroviamo con un mare di piccole e micro aziende quotate sull’European Growth Market che non sanno di niente.

 

So di andare contro i nostri interessi aziendali ma sull'European Growth Market dobbiamo scrivere che c’è davvero poco di buono.

 

I titoli con i fondamentali a posto si contano sulle dita di una mano ... ma la mancanza di liquidità incombe !

 

E la ripresa del nostro indice Ftse All Share è dovuta alle banche, proprio a loro, in un circuito demenziale per cui il nostro sistema industriale è bancocentrico e contrario al mercato e quindi se da un lato sono le banche che si cibano della nostra industria dall’altro sono le banche le protagoniste con i loro servizi da terzo mondo di questo rialzo spettacolare.

 

Godiamoci quindi questo rialzo anche se francamente per chi come me ormai è consumato dal tempo se mi volto indietro rispetto ai tempi gloriosi ora davvero faccio in un attimo a scorrere il listino delle m igliori azioni perché sempre dei soliti 30 o 40 titoli stiamo parlando.

 

Poi è evidente che allo stato dei fatti le azioni italiane anche se sono 30 o 40 regalano soddisfazioni fuori dal comune ma dobbiamo dirci apertamente che non si tratta più di rialzi generalizzati come abbiamo visto finora negli ultimi 30 anni ma qualcosa di molto più ristretto.

 

Per fortuna nostra ormai il nostro giornale gira su ben altri orizzonti e quindi alla faccia di tutti avremo un futuro radioso. E basta guardare le equity line fatte quasi esclusivamente sui listini stranieri per rendersi conto di questo tanto che per il 60% dei nostri lettori comprare Italia o comprare estero è la stessa cosa mentre un altro 20% preferisce addirittura solo l'estero (solo il 20% preferisce l'Italia):

 

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Le roi est mort, vive le roi !

 

E di seguito la lista della spesa:

 

AQUAFIL: uno di quei titoli che bisogna seguire perché ha ritracciato e lo stanno comprando bene, i fondamentali non sono da buttare via

 

BANCA GENERALI: tecnicamente sarebbe da comprare sul ritracciamento ma non piace l’aspetto fondamentale: quota al fair price e il tasso di crescita medio composto degli utili è del meno 7%. Poi è evidente che i bancari viaggiano con il vento in poppa ma procederei con grande cautela.

 

BANCA POPOLARE SONDRIO: da ricomprare ? Certo, se passa la congestione delle ultime barre è da riconsiderare

 

BANCA DESIO E BRIANZA: siamo in area massimi storici e i volumi sono davvero potenti e siamo nel fondo di un uncino. Pronti al fuoco.

 

CREDEM: a questo punto tecnicamente deve arrivare a 13 ovvero ai massimi storici.

 

DANIELI &C: massimi storici, era un nostro vecchio cavallo di battaglia. Vediamo di trovare un punto di ingresso.

 

DE’ LONGHI: se tiene questo livello arriva ai massimi storici di 40.

 

REPLY: abbiamo avvicinato lo stop profit 

 

STELLANTIS: è più probabile che scenda piuttosto che salga …

 

UNICREDIT: è come Ferrari, sono capaci tutti di comprarla ma ha senso esporsi solo sul settore bancario ? Boh …

 

 

 



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