L’Epifania è un giorno da lupi
Ormai mi sono rassegnato: quando c’è una festività “civile” ma le borse sono aperte come per l’Epifania succede il patatrac. E succede sempre e solo in Italia, o almeno se succede all’estero è sempre più tenue, come ieri in Francia o Germania o USA. Solo da noi ieri mattina i big dogs rimasti davanti al computer sparavano ordini di vendita come una mitragliatrice e i prezzi del nostro indice crollavano come un aereo precipita dal cielo. Quante email di lettori spaventati ieri … ma ormai abbiamo imparato il gioco. In una giornata come ieri c’è stato proprio il passaggio evidente tra le mani deboli e le mani forti. Bisogna saper resistere. E mai come ieri la regola degli stop loss doveva essere violata perché davvero era evidente che ci stavano prendendo in giro. Le regole bisogna darle ma bisogna anche saperle rompere quando è necessario. Non sempre, ma una volta ogni anno si può fare.
Che dire di questa Borsa ? Oggi assistiamo al recupero dallo sfondone di ieri e niente di più. Ovviamente è meglio un recupero che uno storno, ma il quadro tecnico è sempre lo stesso. Finché il nostro indice Ftse All Share rimane in quota nei pressi dei massimi precedenti (che corrispondono circa circorum alla resistenza di un canale di oscillazione che dura da 10 anni) significa che ci sono più persone che comprano di quelle che vendono. E ieri ne è stata la prova lampante.
Quindi al di là di ogni previsione macro e di ogni grande ragionamento ciclico dobbiamo sapere che siamo più dalla parte del rialzo che da quella del ribasso. Quando vedremo rompere la congestione attuale al ribasso scriveremo che siamo al ribasso ma per poco perché sempre dentro un canale orizzontale siamo. Ma quando romperà al rialzo forse ci troveremo davanti a qualcosa che non si esaurirà in mesi ma in anni. Sarà la volta buona ? Al momento ci sono diversi indicatori che ci mostrano come la recessione sia già finita … e che tempi rosei si affaccino all’orizzonte. Stiamo a vedere.