Oltre a malattie guerre e uscite malconce dall’ UE il 2020 porta anche a una nuova quotazione, si tratta di SIA. Per chi non la conoscesse, Sia è una società italiana attiva nel settore dei pagamenti, più precisamente dal sito del gruppo viene definita così:
“SIA è leader europeo nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici dedicati alle Istituzioni Finanziarie, Banche Centrali, Imprese e Pubbliche Amministrazioni, nelle aree dei pagamenti, della monetica, dei servizi di rete e dei mercati dei capitali. Il Gruppo SIA eroga servizi in 50 paesi e opera anche attraverso controllate in Austria, Croazia, Germania, Grecia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Sudafrica e Ungheria. La società ha inoltre filiali in Belgio e Olanda e uffici di rappresentanza in Inghilterra e Polonia.”
Il settore su cui opera quindi è in costante crescita, alla luce anche dei recenti cambiamenti messi in atto dal governo riguardo la digitalizzazione dei pagamenti.
Di recente questo nome è stato più volte affiancato a Nexi, per una eventuale fusione. La settimana scorsa però il gruppo ha dichiarato:
“Il Consiglio di Amministrazione di SIA, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Federico Lovadina, ha deliberato l’avvio del processo finalizzato alla quotazione delle azioni ordinarie della società sul Mercato Telematico Azionario (“MTA”), organizzato e gestito da Borsa Italiana, che si prevede possa avvenire entro l’estate 2020.
Nel corso della medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione di SIA ha altresì approvato il Piano Strategico 2020-2022 che, grazie al supporto e alla piena fiducia degli azionisti, punta a consolidare il posizionamento della società a livello internazionale diventando il player di riferimento nel settore dei pagamenti digitali”.
Senza notizie certe a riguardo si presuppone che la quotazione avverrà entro l’estate.
Sempre dal sito del gruppo possiamo anche vedere come è composto l’azionariato di SIA.
tra i principali azionisti di Sia c’è Cassa depositi e prestiti (Cdp). Nel dettaglio, la quota in possesso di Cdp è pari all’83,1%: Cdp Equity è titolare del 25,69% in via diretta e del 57,5% tramite il veicolo Fsia Investimenti, a sua volta partecipato per il 70% da Fsi Investimenti e per il 30% da Poste Italiane.
Per fare un’analisi comparativa possiamo vedere dal grafico l’andamento del titolo azionario di Nexi che si è quotata lo scorso anno ed è un suo comparables relativo al settore dei pagamenti.
Il titolo, dopo un periodo di lateralizzazione ha beneficiato soprattutto delle voci che giravano riguardo la fusione con SIA (indice di come il mercato vedeva di buon occhio l’eventuale fusione), con la notizia della quotazione sembra che La fusione con Nexi sia quindi rimandata, questo potrebbe comportare un beneficio per entrambi i titoli.
ATTENZIONE: Questo non è un invito ad acquistare Sia quando si quoterà, anzi, dovremo stare attenti ad eventuali situazioni di ipercomprato che porterebbero ad un repentino storno e quindi perdita, noi dovremo essere bravi a monitorare entrambi i titoli.
Fonti : www.fineco.com
www.sia.eu
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