E’ il metodo più conosciuto al mondo per selezionare le migliori azioni del listino.
Si chiama CANSLIM da un acronimo di 7 fattori necessari per trovare il meglio tra le azioni.
E’ stato inventato da William O’Neil diversi anni fa andando a chiedersi quali fossero i fattori al comun denominatore delle azioni che si erano apprezzate di più negli USA.
La M finale di Canslim sta proprio per “Market Direction” ovvero indipendentemente da quanto tu possa essere bravo nel selezionare le azioni se il mercato nel suo complesso è diretto verso sud c’è davvero poco da fare. Devi metterti il cuore in pace e aspettare.
Questo abbiamo fatto da oltre 6 lunghi mesi evitando di cadere nella tentazione di comprare questa o quella azione, il famoso ago nel pagliaio di ogni ribasso di borsa.
Se vuoi sapere di più del CANSLIM clicca su questo breve videocorso >>
Ora però diciamo che siamo arrivati sul fondo del barile. Negli articoli precedenti avevamo identificato una banda di oscillazione entro cui i corsi azionari avrebbero dovuto mantenersi.
E questo è avvenuto, non riuscendo il mercato a trovare un nuovo equilibrio più in basso.
Questo comportamento è particolarmente visibile sugli indici USA che continuano a costruire una base in orizzontale, mentre il nostro indice, grazie ai nostri improvvidi politici che hanno creato una crisi di governo nel bel mezzo di una guerra e di una recessione a livello mondiale, ha subito maggiormente in termini di volatilità anche se i minimi di mercato per il momento reggono.
Questa settimana escono i dati di bilancio semestrale di colossi come Goldman, Tesla, Netflix, Johnson& Johnson e staremo a vedere come riusciamo a buttarla.
Stranamente, fa notare il Wall Street Journal, gli amministratori delegati delle principali aziende USA sono ottimisti relativamente alla propria azienda e pessimisti sull’economia e questo è un qualcosa che non accade così spesso.
Che qualcosa stia succedendo a livello di economia internazionale lo possiamo vedere da diverse angolature.
La prima è la domanda di mutui negli Stati Uniti, che è sotto del 18% rispetto ad un anno fa. Lo si nota distintamente se guardiamo il grafico qui sotto dove la linea blu del 2022 si sta portando verso quella celeste del 2016 che è stato il peggiore anno degli ultimi 10.
Tra le banche di investimento USA c’è la corsa a verificare i diversi modelli di previsione sulla crescita del PIL Usa e quasi tutti unanimemente mostrano una economia USA che è già in recessione.
L’aspetto positivo è che è una recessione molto leggera, quasi l’economia si stesse riposando un poco prima di riprendere a correre.
Purtroppo il difetto dei dati macro è che segnalano le inversioni del mercato con un mare di mesi di ritardo, talmente tanti che spesso sono inutilizzabili:
In altre parole quando avremo la certezza di essere in recessione la recessione sarà già finita.
Una delle ragioni per cui questa recessione sarà corta, leggera e poco dannosa è la quantità di denaro che le famiglie hanno accumulato sui conti correnti.
Di seguito un grafico che vi farà pensare davvero a come viviamo in tempi non ordinari: la ricchezza odierna delle famiglie paragonata a quella delle precedenti crisi.
Il nostro giudizio è che se è vero che la Borsa anticipa l’economia di 6 mesi potremmo trovaci nel fondo del barile e davanti una volta che sarà certificata la recessione avremo i prati verdi del recupero. Del resto se un tracollo del 35% non è una occasione di acquisto quando lo dovrà mai essere ?
Vediamo 3 piccole società quotate in Italia che hanno dato poco spazio al ribasso e benché siano praticamente illiquide hanno interessanti profili reddituali:
GABETTI: margine operativo al 4.35% anche se la crescita di fatturato ed EPS a 3 anni è significativa. Il ribasso recentemente subito ha sgonfiato la ipervalutazione e ora siamo nei pressi del fair price. Anche qui aspettiamo il momento che minimizzi il rischio.
RENERGETICA: crescita del fatturato a 3 anni del 50.2%, crescita dell’ebitda a 3 anni del 29.5%, margine operativo lordo del 34.83% quota la metà del fair price. Ha problemi di liquidità per cui conviene comprare quando vola e se vola
ESAUTOMOTION: non ha praticamente debito e quota sotto il fair price di almeno un 20%. Ottimi parametri reddituali con un margine operativo lordo del 17.63%. Ottima la crescita di Ebitda e Fatturato negli ultimi 3 anni. Ha problemi di liquidità per cui conviene comprare quando vola e se vola.
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