Purtroppo dobbiamo dirci la verità che si nasconde nel guazzabuglio delle 1000 diverse statistiche che ogni giorno inondano i mercati: se dopo l’ennesimo rialzo dei tassi di 0.5, dopo le ferme intenzioni di Powell di aumentare i tassi di nuovo nel corso del 2023, dopo i mille dubbi e timori della recessione in agguato se ancora i jobless claims diminuiscono di 20.000 unità (ovvero 20.000 persone hanno trovato lavoro) significa che l’economia USA è forte come un toro e davvero la strada per il riequilibrio sarà lunga. Ieri sono stati i dati sulle vendite retail a deprimere il mercato, perché per i tassi Powell ha fatto quello che tutti si aspettavano. Più cauta la BCE, che recentemente ha aumentato molto meno i tassi di interesse rispetto agli USA (e si vede il riflesso sul dollaro forte) complice una delicata situazione macroeconomica con paesi come l’Italia che sono indebitati fino al collo e una crisi energetica che prima o poi arriverà sulle pagine dei giornali.
Io rimango possibilista / rialzista: non si è mai visto un Natale senza torello e senza regali sotto l’albero, almeno io non l’ho mai visto.
Del resto siamo ancora e sempre nella fascia di orizzontalizzazione di prezzo che vediamo da mesi a questa parte. Non c’è stata la rottura di nessun supporto importante, dove per rottura intendo allontanamento. Se è per questo solo 48 ore fa c’era stato lo sfondamento al rialzo prima di ritracciare.
In altre parole siamo sempre allo stesso punto …
Pronti a stringere gli stop loss.
Ieri Piaggio in acquisto, De’Longhi sempre in orizzontale, bene vendita Cucinelli che abbiamo portato a casa, Banca Generali in orizzontale di nuovo, Zignago sempre in acquisto.
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