Paragonare l’Italia alla Spagna è un confronto che suscita sempre delle reazioni stizzite. Gli spagnoli saranno simpatici e “fratelli a noi”, ma in realtà gli italiani si credono sempre e comunque superiori. Quindi non amano essere messi in competizione con loro. Eppure vale la pena di fare un grafico di forza relativa tra il nostro martoriato paese e la penisola iberica: il paragone è senza commenti. La Spagna batte l’Italia, anche se di poco, in maniera netta e precisa. E allego il grafico.
Per Fitch l’outlook sul debito spagnolo è passato da negativo a stabile e questo la dice lunga sulla situazione macroeconomica spagnola che vede il pil del terzo trimestre chiudere con una variazione positiva e decretando così la fine della recessione in Spagna. La contrazione degli spread governativi e le profonde riforme avviate dal governo di Mariano Rajoy stanno spingendo il paese fuori dalle secche della crisi: l’export, la rottamazione delle auto, i progressi della ristrutturazione del settore bancario sono la punta di lancio della ripresa. Il mercato immobiliare è ancora infossato con 800.000 case invendute ma ci sono personaggi come Bill Gates che investono proprio nel mattone spagnolo segnalando che forse si tratta di una buy opportunity secolare. Di seguito i due grafici del costo del lavoro e delle unità prodotte per ora di lavoro, due dati macro che testimoniano come sotto questo profilo la Spagna, devastata da un tasso di disoccupazione apocalittico, sia già tornata competitiva rispetto alla media europea.
Bene, fin qui il bel temino sulla Spagna a dimostrazione di come noi italici siamo messi da panico. Il nostro mercato azionario è infatti ingessato in una pericolosa congestione orizzontale che non mi aspettavo, quando dai l’obiettivo di 25.000 del Ftsell Share ti aspetti che salga tutto ed invece non è vero proprio niente perché il problema è dietro l’angolo. Mi preoccupa infatti la perdita di forza relativa del nostro mercato anche se prima di suonare il campanello di allarme aspettiamo la rottura di 19.686 del Ftse All Share. E’ possibile che anche nel caso di un piccolo ritracciamento sui titolini che consideriamo non vi siano delle grosse perdite ma non è sicuramente una situazione che faccia piacere. E questo quando Wall Street ed il Dax sono sui massimi storici.
A livello di titoli abbiamo diversi buy fuori e siamo già andati a target con la nostra ultima preda. Postiamo qui il grafico di Recordati che ha disegnato un ottimo uncino:
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