La rotazione è in corso ma potrebbe non essere un male per il mercato.
La prima ragione è tecnica: oggi tutti piangolo per il ribasso di Wall Street ieri ma in realtà il mercato sta andando esattamente nella direzione da noi prospettata, cioè una correzione del 10% in termini psicologici e soprattutto il raggiungimento di un obiettivo tecnico che di solito, dico di solito ma non sempre, sull’SP500 regge e regge eccome. Ieri abbiamo avuto un uncino ribassista ma sotto sotto c’era la trendline rialzista che avevamo segnalato pronta ad accogliere il bambino che precipitava dal balcone:
Una svendita di ieri ha cancellato centinaia di miliardi di dollari di valore dal gruppo dei Magnificent Seven dei giganti tecnologici e spingendo il Nasdaq Composite al suo primo calo del 3% o più in 400 giorni di contrattazioni.
Dopo una frenesia sull'intelligenza artificiale che aveva spinto le azioni a nuovi massimi nella prima metà dell'anno, gli investitori sono improvvisamente diventati più scettici riguardo ai suoi potenziali rendimenti.
Mercoledì, i trader hanno riversato questi nuovi dubbi su Tesla, dove il ritardo nel lancio dei robotaxi ha contribuito a far scendere le azioni del 12%, un movimento che ha avuto ripercussioni sull'intero settore tecnologico.
La batosta ha lasciato l'S&P 500 in calo del 2,3%, la sua peggiore giornata da dicembre 2022, mentre il Dow Jones Industrial Average ha perso l'1,2%, ovvero 504 punti. Il calo del 3,6% del Nasdaq, dominato dalla tecnologia, è stata la sua peggiore caduta da ottobre 2022, quando i funzionari della Federal Reserve stavano aumentando i tassi di interesse per frenare l'inflazione.
Deludenti report sugli utili di Tesla e Alphabet hanno fornito la scintilla per i fuochi d'artificio di mercoledì, che hanno spinto ogni membro dei Magnificent Seven in territorio negativo. Le azioni hanno perso collettivamente 768 miliardi di dollari in valore di mercato, secondo i dati di Dow Jones Market Data, il più grande crollo registrato dal debutto di Meta Platforms come Facebook nel 2012.
Ma tutti sapevamo e ci aspettavamo che ci sarebbe stata una correzione del 10-20 % perché tutto ciò che sale prima o poi scende. In caso la trendline dell’SP 500 venisse rotta con decisione al ribasso l’obiettivo di prezzo della proiezione della trendline è a 5230 e non sarebbe un fatto che inficerebbe il trend in atto (saremmo ad una correzione spannometrica a cavallo del 20% da adesso).
Quello che il mercato voleva è che le attese venissero battute, non che venissero rispettate. Si tratta di sottili percorsi psicologici che tuttavia mettono semplicemente in chiaro che il mercato aveva bisogno di una pausa.
E l’ha avuta.
Che fare ?
Allora la prima cosa è che stringiamo gli stop profit per non farci portare via quello che abbiamo accumulato:
BANCA IFIS: spostiamo lo stop profit a 20.78
BANCA MONTE DEI PASCHI: spostiamo lo stop profit a 4.948
FIERA MILANO: spostiamo lo stop loss a 4.080
POSTE: spostiamo lo stop profit a 11.84
UNIPOL: spostiamo lo stop profit a 9.75
E se per caso Ferrari dovesse andare su oggi compreremo FERRARI quindi state pronti …
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