Tenax International, con sede a Rio Saliceto (Reggio Emilia) nella cosiddetta Motor Valley, è un’azienda attiva nella progettazione e produzione di macchine spazzatrici (solo aspiranti) e lavastrade cabinate (con un serbatoio d’acqua per il lavaggio) 100% elettriche.
Vende i suoi prodotti per lo più a Pubbliche Amministrazioni tramite gare d'appalto, con oltre il 90% dei ricavi generati all’estero.
L’azienda è stata fondata nel 2016 da Vincenzo Guareschi Geddes da Filicaia, imprenditore con significativa esperienza e proveniente dal principale operatore italiano del settore (Dulevo International), acquisito dalla sua famiglia nel 1991 e ceduto nel 2013 a seguito di una ristrutturazione societaria.
Recentemente ho avuto la possibilità di visitare l’azienda e di intervistare proprio Vincenzo Guareschi Geddes da Filicaia, presidente e AD della società.
Tenax International viene costituita come NewCo nel dicembre 2015.
In questa prima fase i soci erano Tenax Holding S.r.l., da me controllata, e Unieco Costruzioni Meccaniche S.r.l., società figlia della cooperativa edilizia Unieco di Reggio Emilia, che aveva conferito nella NewCo l’usufrutto del proprio ramo d’azienda di produzione, commercializzazione e noleggio di autospazzatrici a gasolio.
Iniziamo quindi l’attività nel 2016, con l’obiettivo di riconvertire il ramo di azienda relativo alla pulizia stradale di Unieco Costruzioni Meccaniche alla produzione di veicoli al 100% elettrici.
I primi anni sono stati complessi, ma nel 2018, per la prima volta, abbiamo raggiunto il pareggio a livello economico realizzando un utile pari a € 403mila.
Nel 2019 abbiamo esercitato l’opzione per l’acquisto definitivo dell’azienda e le quote di proprietà di Unieco Holding Ambiente (già Unieco Costruzioni Meccaniche) sono state acquistate da Tenax Holding, che è dunque divenuta socio unico di Tenax International.
Fonte: *TenaxNextGems2023(tenaxinternational.com)
Il fabbricato in cui ci troviamo è di proprietà della Unieco Holding Ambiente. Dopo l’acquisto del ramo d’azienda, abbiamo continuato a svolgere qui l’attività produttiva, pagando un canone di locazione annuo.
La produzione delle componenti dei nostri mezzi è interamente esternalizzata, nonostante i volumi contenuti, grazie all’incredibile ecosistema di fornitori dellaMotor Valley. Internamente ci occupiamo della progettazione e dell’assemblaggio.
La capacità produttiva dello stabilimento, tenuto conto di un organico composto da 34 operai, attualmente è di circa 210 macchine l’anno, ma è facilmente incrementabile con soli investimenti in nuove assunzioni di personale. Stiamo però valutando lo spostamento in un sito più grande, sempre qui in zona, che garantirebbe maggiori spazi e – conseguentemente – maggior capacità produttiva per far fronte alla crescente domanda ed ai piani di espansione dell’Azienda.
Avevamo in magazzino un’ultima macchina a gasolio, una Cleanair 5.0. L’ho appena venduta a un cliente turco, possiamo dire che abbiamo chiuso definitivamente con i veicoli alimentati agasolio, che peraltro avevamo smesso di produrre già dal 2018 per dedicarci completamente all’elettrico.
Le spazzatrici stradali costituiscono l’ambito di applicazione ideale per l’alimentazione elettrica.Pensi ai principali problemi dell’elettrico applicato agli autoveicoli privati: sono l’autonomia e i tempi di ricarica, che ne riducono notevolmente la flessibilità di utilizzo.
L’alimentazione elettrica ha bisogno di programmazione e quest’ultimo elemento è proprio ciòche caratterizza l’utilizzo delle macchine spazzatrici e lavastrade: esse escono la mattina dal deposito aziendale, devono avere autonomia sufficiente per coprire il turno dell’operatore del mezzo (circa otto ore), per poi tornare in deposito dove hanno a disposizione tutta la notte per potersi ricaricare.
Il mercato europeo delle spazzatrici in totale vale 8mila pezzi/anno e ci sono solamente altri sei player: Aebi Schmidt, Bucher Schörling, Hako, Dulevo International, RAVO, Boschung. È unmercato non particolarmente competitivo e ancora in larghissima parte incentrato sul gasolio.
In particolare, il mercato si divide in primo luogo tra spazzatrici stradali compatte e montate su camion. Noi attualmente copriamo solamente il segmento delle spazzatrici compatte concapacità del contenitore rifiuti ≤ 2,5 m3.
In questo segmento, oltre a noi, ci sono altri quattro player con offerta elettrica. Tuttavia, il nostro prodotto si differenzia da tutte le soluzioni presenti sul mercato.
Fonte: *TenaxNextGems2023(tenaxinternational.com)
In primo luogo, tutti i nostri competitor diretti offrono un solo modello elettrico, che deriva dall’elettrificazione di un modello a gasolio. Questo è più che comprensibile, proprio in virtù della loro maggiore dimensione, che rende difficile immaginare una produzione dedicata per unanicchia di mercato che conta ancora quantitativi ridotti. Inostri modelli, invece, nascono elettricie sono interamente disegnati, progettati e assemblati internamente. Questo ci consente, rispetto ai nostri competitor che esternalizzano l’elettrificazione, di avere un know-how interno e costi di produzione inferiori.
In secondo luogo, un altro elemento distintivo dei nostri modelli è il voltaggio: siamo gli unici che usano batterie da 48V (bassissima tensione). I nostri competitor utilizzano batterie in media da 350V, che rendono la produzione e la manutenzione dei mezzi più costose, pericolose e meno accessibili poiché il lavoro sotto tensione necessita di addetti certificati.
Siamo partiti con un tecnico che arrivava dalla Lugli carrelli elevatori di Carpi, una categoria di mezzi operativi per cui l’alimentazione elettrica è utilizzata da decenni. Non è un caso se le macchine di Tenax hanno più un’anima da mezzo industriale, piuttosto che da autoveicolo. Proprio per questo motivo, l’aspetto per noi più sfidante nella fase di prototipazione e testing è senza dubbio il rispetto dei requisiti per l’omologazione stradale.
Nel corso del primo semestre 2024 contiamo di entrare anche nel segmento delle macchine compatte elettriche con capacità del contenitore rifiuti > 2,5m3 con il nuovo prodotto Electra 5.0. Siamo attualmente impegnati nella finalizzazione della fase di prototipazione e di testing, a cui seguiranno le attività di omologazione e di industrializzazione del prodotto. Questo segmento di mercato attualmente non è presidiato da nessun player con offerta elettrica, saremo i pionieri.
Nel primo semestre 2023 abbiamo avuto un ritardo sul lancio dei nuovi modelli Electra 2.0 Evos + ed Electra 2.0 Hydros, fatto che ha causato un minor fatturato nel semestre di circa 2 milioni, oltre che un incremento delle rimanenze pari a 2,5 mln in 6 mesi e un aumento di € 0,7 milioni della Posizione Finanziaria Netta della Società.
Al fine di recuperare il ritardo accumulato nel primo semestre sul piano produttivo, abbiamo definito un calendario di sabati lavorativi per i mesi da luglio a dicembre e abbiamo ridefinito il piano consegne di materiali per i mesi da luglio in avanti, in modo da riuscire a riequilibrare le scorte di magazzino in base al nuovo piano di produzione e alleggerire l’indebitamento netto.
Nonostante le difficoltà, abbiamo chiuso il 2023 con un buon recupero dal punto di vista produttivo, che ci ha consentito di non discostarci in maniera significativa dalle stime iniziali, quindi possiamo dirci soddisfatti.
Fonte: elaborazione propria dati societari
Days Sales Outstanding (DSO): rapportando i crediti commerciali ai ricavi del periodo, misura il numero di giorni che l'azienda impiega in media per trasformare i ricavi in entrate di cassa dopo che è stata effettuata una vendita
DaysInventory(DI): rapportandoilcostodeibenivendutinelperiodoalvaloredelmagazzino, rappresentail numero di “giorni di vendite” che un'azienda ha in magazzino, ovvero il tempo necessario per vendere i beni in magazzino
Days Payable (DP): rapportando i debiti commerciali al costo dei beni venduti nel periodo, indica il numerodi giorni a cui in media l’azienda paga le fatture ai fornitori
Cash Conversion Cycle (CCC = DSO + DI – DP): misura la velocità con cui l'azienda è in grado di convertire la liquidità disponibile in ulteriore liquidità, chiudendo il ciclo di vendita
Fonte: elaborazione propria dati societari
Grazie allo sviluppo dei nuovi prodotti quali Electra 5.0 e all’espansione nei nuovi mercati esteri (USA, India, Corea del Sud, Germaniae Medio Oriente),penso che l’azienda sul medio-lungotermine possa incrementare significativamente i volumi di vendita attuali, incrementando la redditività in rapporto al fatturato sia rispetto alle nostre performance attuali, sia a quelle medie di settore (N.d.R. il valore dell’EBITDA margin mediano del settore è del 10%).
Un contributo rilevante a tendere potrà venire anche dalla business line relativa all’usato. Oltre all’assistenza post-vendita, siamo attivi anche nella “rigenerazione” delle nostre macchine usate, per poi rivenderle o noleggiarle. Ormai ci sono in circolazione diversi mezzi Tenax che cominciano ad avvicinarsi al termine della loro vita utile. Considerando che un altro vantaggio dell’elettrico è l’elevato valore residuo dei mezzi, grazie ai ridotti costi di manutenzione e rigenerazione, ritengo che questa linea di business sia destinata a crescere nel tempo e potrebbe costituire un ulteriore volano di sviluppo per l’azienda.
Nel corso del 1H 2023, abbiamo portato avanti la strategia di spostamento dell’indebitamento finanziario dal breve termine al medio/lungo, con l’indebitamento a breve che è passato da € 0,27 mln del 31-12-22 aun negativo di € 1,45 mln (cassa in eccesso) a fine 1H 2023.
Tenax ha inoltre in essere strumenti finanziari derivati di copertura del rischio di variazione del tasso di interesse su € 1,875 mln di mutui e finanziamenti, destinati in parte ad essere mantenuti anche nel corso degli esercizi a venire; in aggiunta a questo, i bond che abbiamo emesso nel 2021 per completare la raccolta a servizio del nostro piano di crescita sono a un tasso fisso del 4,9%. In questo modo ci siamo messi al riparo rispetto a uno scenariodi rialzodei tassi di interesse, che in effetti poi si è verificato, mantenendo sotto controllo il costo dell’indebitamento.
Fonte: elaborazione propria dati societari
No, Tenax non produce su commessa: non sarebbe possibile perché abbiamo alcuni fornitori che consegnano anche a 50 settimane e noi ci impegniamo a consegnare ai clienti a circa 5-6 mesi.
Cerchiamo però di avere una visione ampia degli ordini, in modo da fare accordi annuali che fissano le condizioni di acquisto e i volumi di fornitura, contrattando con i fornitori la flessibilità di programmare le consegne sulla base dell’andamento degli ordini dei nostri clienti.
La presenza nella compagine societaria di un investitore istituzionale così noto è sicuramente un segnale positivo per i potenziali investitori. Considerato l'approccio attivo all'investimento di Algebris, qual è il suo livello di coinvolgimento nell'indirizzamento del business?
Algebris è nella compagine societaria dall’IPO, insieme ad altri fondi di investimento. Tuttavia, non sono in alcun modo coinvolti nella gestione dell’azienda: partecipano alle assemblee, ma non hanno consiglieri in CdA.
Il flottante, pari a 28,44%, insieme alla scarsa liquidità del titolo, ci pone in una situazione di sicurezza rispetto alla possibilità di scalate ostili.
Da inizio ottobre però c’è stato un crollo pari a circa il -20%, che ha portato alla rottura al ribasso del canale orizzontale e a sfiorare i minimi dalla quotazione.
Tenax ha avuto un andamento in linea con l'indice FTSE Italia Growth negli ultimi 12 mesi, soffrendo le turbolenze che hanno colpito i mercati azionari globali.
Un po’ come tutte le piccole realtà del mercato borsistico italiano, patiamo fin dalla quotazione la scarsa visibilità: il prezzo di mercato si è collocato su valori sempre inferiori al target price stimato da EnVent Research (N.d.R. la società di analisi che si occupa della copertura obbligatoria).
Personalmente, ai prezzi attuali ritengo sia un’ottima opportunità di acquisto.
Fonte: 231016_EnVent_Tenax_Update-H1-2023.pdf(tenaxinternational.com)
Potrebbero interessarti:
INDEPENDENT MEDIA SRL - P.IVA e CF: 07740680967 - REA 1882303 capitale sociale 10.000 euro i.v.
L'Indipendente di Borsa aut. Tribunale di Modena n. 2179 del 30/09/2013 Direttore responsabile Dr. Emilio Tomasini