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Perché non si possono dare buy sui titoli sottili

Perché non si possono dare buy sui titoli sottili

Pubblicato Mer 08 Febbraio 2017 - 11:00 da La redazione Tag: Borsa

E' stato un profluvio di domande e di richieste: vogliamo i buy sui titoli sottili. Non vi preoccupare, sento questa musica da più di 20 anni, è il caso di dirlo, e quindi non mi preoccupo più di tanto. E' come il raffreddore, poi passa. Ci vuole qualche mese di solito, solo una volta, nei gloriosi anni '90 e nel 2006 e 2007, più di un anno.  Se voi mi chiedete di come si fa ad operare in titolini io vi mostro il grafico di Sintesi, titolo sconosciuto ai più con capitalizzazione ridicola che scambia (diciamo non scambia) in Borsa Italiana.

 

E vi posto il grafico di seguito: guardate dove sono partiti i volumi per la prima volta, ecco lì c'era un buy grande come una casa.

 

 

Tomasini ha visto tutto in tempo reale e ne è stato ben fuori e non l'ha nemmeno nominato. Voi non sapete quante accuse e quanti insulti che mi sono preso per avere azzeccato pubblicamente, anche dalle colonne di quotidiani nazionali, il boom di titoli come TAS o come CIA per fare alcuni nomi. Roba da accapponare la pelle. Ero a Londra a Natale a casa di Rakesh Shah, il noto trader inglese. E lui mi diceva come ormai nel Regno Unito dici newsletter on line di borsa e ti arriva addosso la polizia, la magistratura, la Consob, la chiesa anglicana e persino l'ISIS. Non ce ne sono più, hanno creato problemi anche a quelle più antiche. Per questo io sto sempre molto accorto a rispettare l'ordinamento e la legge e quindi:

 

1. a non operare sui titoli italiani, cosa imposta dalla MIFID e dall'Ordine dei Giornalisti (carta dei doveri del giornalista economico)

2. a non attenzionare direttamente con buy ufficiali i titoli sottili per non muovere il mercato (cosa suggerita dal buon senso e dalla correttezza nei confronti del lettore: se Tomasini compra 100.000 euro di Sintesi piano piano quando non va da nessuna parte a botte di 5000 euro al giorno e poi a 0.05 dà il buy si mette in tasca ... vediamo ... facciamo i conti ... 2.500.000 euro in una settimana)

3. ad evitare quello che è successo con Sintesi: che un bel giorno ha perso il 50% in apertura. Pensa te la signora Marisa che aveva comprato senza capire niente il giorno prima perché l'aveva letto sul mio sito

 

Alcuni lettori dell'ultima ora mi chiedono i buy sui titoli sottili: secondo voi io posso mettere in portafoglio TAS a 400 lettori (adesso sono molto di più) dove ci sono istituzioni, fondi, aziende tra i notri lettori ? Posso mettere nelle condizioni i lettori di operare su questi titoli, questo sì, fa parte della mia libertà di espressione, e se un giorno me la negheranno (l'Italia è un paese a volte curioso ...) allora sarà il momento di fare le valige. Ma veniamo al caso di specie: Tomasini vede l'uncino su Sintesi, dà un buy ufficiale. Il titolo, senza averlo nominato, con controvalori ridicoli di 200.000 euro al momento del breakout dell'uncino, è volato da 0.05 a 0.27 con un incremento del 440% circa circorum. Se 400 lettori compravano anche solo 1000 euro del titolo (secondo voi una nota assicurazione italiana, uno dei principali fondi di investimento al mondo, la tesoreria di una decina di aziende quotate, per citare alcuni dei nostri abbonati comprano 1000 euro di sintesi ?) secondo voi quale era la performance ? Facciamo un calcolo primitivo ... il 2500% in poco più di una settimana.

 

E secondo voi il nostro giornale non si esponeva all'accusa di manipolare i prezzi ? Ecco perché il buy su Sintesi non l'ho nemmeno considerato e Sintesi non l'ho nemmeno citata.  Molti lettori non hanno comprato Sintesi ? Non so che farci. Io rimango con la fedina penale pulita, dalla parte della legge (se TAS fosse una cosa illegale non sarebbe quotata in Borsa, se è quotata in Borsa io ne posso parlare perché sono LIBERO in un Paese dove la stampa è libera e siccome io sono la stampa, bellezza, io scrivo quello che mi pare, come mi hanno insegnato da bambino al Resto del Carlino). Queste sono le regole del gioco. Piano piano, anno dopo anno, il lettore impara il giochino, alcuni rimangono abbonati per "affetto", altri fanno da soli. Preferisco insegnare a pescare, guadagnare meno, rimanere pulito che venire incontro alle richieste dei lettori che mi espongono a rischi che non ho voluto correre da giovane figuratevi da vecchio.

(articolo di Gianluca Tonti)


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