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Una analisi prezzo-tempo su alcuni mercati

Una analisi prezzo-tempo su alcuni mercati

Pubblicato Lun 03 Dicembre 2012 - 11:39 da La redazione Tag: Borsa

Buongiorno a tutti i lettori.

"Trend is your friend!" tuonano gli americani. Lo sappiamo tutti che il trend va assecondato e non combattuto. Ma come si definisce il trend? La risposta non è poi così banale in effetti. Se noi dicessimo che ora i mercati europei sono al rialzo, molto probabilmente attireremmo le risate e le critiche di molti che ci leggono.

Giova però ricordare come le analisi dei grafici vadano contestualizzate nel tempo, dato che qualsiasi fase di mercato può essere letta come una fase contraria rispetto ad un'altra fase che si trova alle sue spalle, dunque la lettura rialzista o ribassista va sempre riferita ad un contesto di breve, piuttosto che di medio o di lungo termine. La negatività di breve può ad esempio a volte essere positività di medio, o di lungo.

Definire breve, medio e lungo può tuttavia essere opinabile, perciò può giovare una diversa etichettatura dei trend: primario, secondario, terziario, ecc...

Da tutto ciò discende un risultato chiaro e semplice: la definizione del trend (e dunque il proprio comportamento operativo, dalla scelta della direzione in cui operare fino alla gestione degli stop e dei target) non può prescindere da una contestualizzazione temporale.

Oggi vogliamo appunto mostrarvi come la lettura di uno stesso grafico si presti ad una moltitudine di punti di vista, proprio nel momento in cui l'analisi viene condotta sia in termini di prezzo che di tempo.

Cominciamo dall'Eurostoxx 50, grafico settimanale, finestra quinquennale.

 

La lettura più immediata è quella di un terziario laterale (da poco più di un anno a questa parte), all'interno di un secondario laterale più ampio (da metà del 2009), a valle di un primario ribassista (dal 2007).

Se allargassimo ulteriormente la finestra temporale, il primario ribassista in essere dal 2007 diventerebbe il secondario di qualcos'altro, che a sua volta potrebbe essere il secondario di qualcos'altro ancora, e così via all'infinito.

Il primo risultato evidente è che la stessa porzione di grafico può essere letta in molti modi diversi, a seconda di quanto è ampia la finestra temporale in cui si contestualizza il tutto. E da ciò deriva che dire che oggi l'indice Eurostoxx è rialzista è come non dire nulla, se non si inserisce l'analisi nel suo contesto temporale di applicazione.

Vediamo dunque la lettura odierna dell'indice Eurostoxx contestualizzata temporalmente su un orizzonte di breve termine: barre giornaliere, finestra semestrale.

Siamo di fronte ad un terziario rialzista, all'interno di un secondario ribassista, all'interno di un primario rialzista molto forte.

Ora una domanda è importante: quando si può considerare chiuso un trend? La risposta è immediata: un trend rialzista lascia il posto ad uno ribassista quando viene violato il supporto; un trend ribassista lascia il posto ad uno rialzista quando viene violata la resistenza.

Sul grafico daily dell'Eurostoxx lo scenario che si sta manifestando è proprio quest'ultimo: resistenza violata, quindi trend ribassista finito. Ma quale trend ribassista è finito? quello secondario di breve termine, quindi ciò che ci si può aspettare dal terziario rialzista in corso è che verosimilmente non porterà l'Eurostoxx a 5000 punti (poi magari può capitare, ma la probabilità di un simile evento è tendente a zero), bensì ad un livello coerente con la struttura del trend a monte.

Appellandoci al buon De Mark possiamo individuare un possibile target del movimento in corso in zona 2666 punti. Questo è un target ragionevole, derivante da una contestualizzazione formale e temporale del trend.

Quale scenario potrebbe inficiare questa analisi? La negazione della positività, data dalla rottura del supporto. Per tracciare un supporto servono due minimi. Andiamo quindi all'indietro da oggi fino a trovare un primo minimo significativo: quello del 16 novembre. Da questo andiamo ancora indietro a cercare un secondo minimo significativo più basso (i minimi che delimitano un trend rialzista ai fini del tracciare una linea di supporto che, se violata, segnerebbe la fine del trend rialzista stesso sono per definizione due minimi crescenti, altrimenti la logica di tutto l'impianto crolla), e questo ci porta al 30 agosto. La linea che unisce questi due minimi è il supporto della fase laterale a monte del trend secondario ribassista e del trend terziario rialzista, e oggi passa in zona 2470 punti.

 

Scenari simili riguardano anche gli altri indici europei. Sono infatti positivi di breve il Dax, il Cac 40, e perfino il Fuzzy Mib e l'Ibex di Madrid.

Il Dax ha target di breve a 7897 punti, il Cac 40 a 3656, il FTSE Mib a 16825, l'Ibex a 8131.

Per quanto riguarda l'Ibex, l'eventuale raggiungimento del target a 8131 genererebbe un nuovo target, dato dalla violazione rialzista della resistenza di un trend ribassista di ordine superiore. Ma ne riparleremo se e quando sarà opportuno.

 


 

Portafoglio Benchmark Certificates al 30 novembre 2012:

Stornano argento e oro, volano i nostri amati DJ Eurostoxx Personal & Household Goods e DJ Eurostoxx Technology.

Sempre abbastanza bene il resto del portafoglio; non ci sono variazioni rilevanti o eventi particolari da segnalare. Si è aggiunta al portafoglio l'operazione su S&P500. 

 

 

Non ci sono nuove operazioni segnalate dal sistema, né trade chiusi la scorsa settimana.

 

Buona settimana a tutti.

 

 

 



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