Freedom Day, Lockdown, Delta, Inflazione: what is going on?

Oggi è stato il "Freedom Day" nel Regno Unito e, nonostante siano state revocate la maggior parte delle restrizioni da Covid, gli investitori non si sono tranquillizzati… anzi.

La rapida diffusione della variante Delta, il mancato coordinamento tra Paesi, spaventati di “perdere” la stagione estiva, minacciano di far fallire gli sforzi fatti verso una piena ripartenza economica.

"Se non lo facciamo ora, dobbiamo chiederci, quando lo faremo mai? Questo è il momento giusto, ma dobbiamo farlo con cautela", ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson.

In una società economico/finanziaria globalizzata la mancanza di coordinamento tra singoli Stati è la chiave di volta per comprendere cosa succederà.

Alcuni sostengono che i ricoveri potrebbero aumentare nelle prossime settimane - mettendo a repentaglio i progressi compiuti nel contenere la pandemia - mentre altri si concentrano maggiormente sulla responsabilità personale, affermando che ci sarebbero conseguenze peggiori per l'economia, i mezzi di sussistenza e la salute mentale a non riaprire.

È una discussione continua in tutto il mondo che prosegue, senza sosta, da circa 18 mesi.

I macroeconomisti ci insegnano che le aspettative in certi casi sono più importanti dei fatti, ed ecco che mentre poche settimane fa gli uffici studi dei principali think thank rivedevano al rialzo le stime di PIL, oggi il peggioramento della condizione epidemiologica le ha subito offuscate.

Adesso anche i futures sugli indici azionari statunitensi si stanno unendo al sell-off globale.

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” sosteneva Lavoisier, basta infatti guardare un po’ indietro per vedere cosa succederà: Paesi Bassi e Israele, dopo aver celebrato i loro "Giorni della libertà", hanno reimposto le restrizioni COVID a seguito dell’aumento dei contagi.

In Australia, Sydney e Melbourne si stanno inasprendo i blocchi, mentre a Tokyo i primi atleti olimpici risultano positivi al Covid.

Negli USA, certi Stati stanno ripristinando le restrizioni che erano state revocate dalla fine di aprile.

La variante Delta è sicuramente importante, ma per gli investitori l’andamento dell’inflazione rimane il primo generatore di incertezza.

È in questo panorama che l'Università del Michigan ha presentato la sua Surveys of Consumers, dove è evidenziato che i consumatori americani si aspettano un rialzo dei prezzi pari a 4,8% nei prossimi 12 mesi.

La salita più ripida dall'agosto 2008.

Che il sentimento rialzista nei mercati stia raggiungendo un punto di svolta?