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Le azioni campionesse nella rottura dei massimi storici: perché conviene ripetere la storia delle storie ...

Le azioni campionesse nella rottura dei massimi storici: perché conviene ripetere la storia delle storie ...

Pubblicato Ven 23 Aprile 2021 - 18:16 da Emilio Tomasini Tag: Borsa

Quando ci piace sognare bussiamo alla porta di chi ha toccato la cima e oggi è uno di quei giorni.

 

Quando abbiamo deciso di pubblicare l'elenco delle azioni vicine ai massimi storici e ne abbiamo parlato con i lettori storici il commento è stato unanime: in questo modo nessuno oserà più dire che non avete segnalato le azioni che hanno fatto il +1000%.

 

Furbini i lettori, sanno sempre dove vai a parare. E purtroppo o per fortuna in questo caso hanno ragione: i massimi storici ci dicono che una azione sta esplodendo (vedi Interpump, quante volte ne ho parlato io quante volte ne ha parlato Ilaria Ferrari quante volte ne ha parlato Eleonoroa Alboresi) .

 

Il problema è chiedersi: l'avete comprata ? Allora qui viene l'esperienza: se Tomasini dà il buy la maggior parte dei lettori compra, magari titubante compra, ma fidarsi di una tabella proprio no.

 

E come dare loro torto ?

 

Siamo davvero innaffiati di nuove informazioni ogni giorno continuamente che dare importanza a tutto è impossibile.

 

Ecco perché è importante in questi articoli illustrare passo dopo passo la logica, i nomi, le vicende societarie delle azioni che sono a cavallo dei massimi storici. Perché per quei lettori che ne avranno il coraggio questo è il modo per non perdere niente e spremere la borsa come un limone.

 

In questo articolo analizzeremo infatti le azioni che recentemente hanno rotto i massimi storici, corredando i grafici, come sempre, con dettagli di analisi tecnica e analisi fondamentale; indispensabili, come sappiamo bene, per avere il quadro globale.

 

Per farlo utilizzeremo la sezione “I possibili buy di oggi sulle azioni di borsa italiana” presente sul sito www.emiliotomasini.it. Questo prezioso strumento esamina le categorie del ranking controvalori, minimo storico, ranking ITI e, appunto, massimo storico. La lista generata da quest’ultima categoria sarà la nostra base di partenza.

 

 

Prima di continuare, però, ecco il link per consultare la sezione: https://www.emiliotomasini.it/report-ranking/massimo-storico/.

 

AZIONI BFF BANK: Azioni BFF Bank sempre più su. Dal 10 marzo il titolo ha iniziato una scalata verso la rottura dei massimi regalandoci (quasi) ogni giorno un nuovo traguardo. Peccato, nonostante qualche sporadico balzo improvviso, per i volumi, che al contrario del trend restano pallidi. Il rialzo comunque è forte ed ha resistito anche alle comunicazioni dei risultati 2020 che, come possiamo immaginare, sono stati in flessione rispetto all’anno precedente. L’esercizio si è infatti chiuso con un utile netto di 91,07 milioni di euro (-2,2% rispetto al 2019). E’ di ieri, inoltre, una notizia che potrebbe avere aiutato il titolo a raggiungere gli ultimi risultati: Moody’s (tra le maggiori agenzie di rating mondiali) ha rivisto i rating di BFF Bank e, in seguito alla fusione di DEPObank, la valutazione di BFF Bank è migliorata a Baa2, segno di una maggiore affidabilità in termini di investimenti.

 

 

AZIONI SALCEF GROUP: Dopo lo scorso anno all’insegna del rumore, il grafico di azioni Salcef migliora con il 2021 e diventa, come vediamo, più regolare. Interessanti anche i volumi, leggermente ballerini ma notevolmente cresciuti rispetto al passato. Grazie alle ultime notizie sul gruppo, attivo nell’industria ferroviaria, sappiamo che Salcef ha recentemente incrementato il portafoglio lavori e ha rafforzato la propria organizzazione nel settore delle manutenzioni di infrastrutture ferroviarie in Italia e in Germania. Le sue due controllate, nell’ultimo periodo, hanno acquisito circa 102 milioni di euro di commesse. In generale, a sorridere al settore dell’industria ferroviaria ci pensano anche i piani della Commissione Europea, che punta a sostenere lo sviluppo della mobilità sostenibile raddoppiando la rete ferroviaria ad alta velocità entro il 2030.

 

 

AZIONI INTERPUMP: Per azioni Interpump, dopo la rottura dei massimi il 19 aprile, sembra che sia arrivato il momento di entrare in congestione. La domanda è sempre quella: per quanto tempo? Sul titolo abbiamo già parlato più volte, tra cui qui https://www.emiliotomasini.it/azioni-migliori-italiane-borsa-rottura-massimi/, qui https://www.emiliotomasini.it/azioni-interpump/ e qui https://www.emiliotomasini.it/interpump-questa-volta-prendera-il-via/, dove la nostra editorialista Ilaria Ferrari si era chiesta se azioni Interpump avrebbe finalmente preso il via (l’articolo è stato pubblicato lo scorso ottobre). A giudicare da cosa è successo da ottobre in poi, direi che la risposta a quella domanda adesso possiamo darla, ed è: assolutamente sì. La società a metà marzo ha comunicato i risultati del 2020, chiaramente inficiati dall’emergenza sanitaria che ha risparmiato in pochi. L’esercizio si è chiuso con ricavi per 1,29 miliardi di euro (-5,4%) e l’Ebitda è sceso del 7,5% passando da quasi 318 milioni a poco più di 294 milioni. Per il triennio 2021/2023 i vertici di Interpump hanno stimato una crescita del fatturato di 33% grazie a crescita organica e acquisizioni.

 

 

AZIONI SERI INDUSTRIAL: Grafico rumoroso e volumi scarsi, anche se aumentati negli ultimi giorni. La salita, la scorsa settimana, è stata in verticale ma ancora non è chiara la ragione. Potrebbe esserci lo zampino degli investitori istituzionali. Ad ogni modo le ultime notizie che abbiamo sull’azienda risalgono a fine marzo, quando sono stati comunicati i risultati dell’esercizio 2020. L’anno si è chiuso con ricavi consolidati in contrazione rispetto dal 2019 e passati da circa 151 milioni di euro a 129,51 milioni. Il management ha tuttavia voluto sottolineare che nel secondo semestre i ricavi sono stati in linea con l’andamento dello stesso periodo del 2019. Seri Industrial ha inoltre recentemente siglato un accordo con Unilever Europe che prevede la costituzione di una neweco tra Seri Plast (controllata di Seri Industrial) e Unilever e la presentazione di una proposta di un accordo per un investimento di circa 75 milioni di euro.

 

 

AZIONI UNIEURO: Bel grafico, bel trend e bei volumi per azioni Unieuro, che sembrano non volersi fermare più. Recentemente la società ha trovato un nuovo alleato, Illiad, che ha acquistato una partecipazione del 12% del capitale dichiarando di voler accompagnare Unieuro in una crescita di lungo termine. Ma per Unieuro il pezzo forte sono i risultati dell’esercizio 2020/2021 (chiuso al 28 febbraio), con ricavi pari a 2,69 miliardi (+9,8%). La crescita, completamente organica, ha beneficiato di una strategia aziendale che ha consentito di cavalcare i consumi innescati dalla pandemia. L’azienda ha quindi comunicato l’intenzione di ritornare al pagamento del dividendo.

 

 

AZIONI BRUNELLO CUCINELLI: La rottura dei massimi di azioni Brunello Cucinelli risale a ieri, ma ci preoccupa per via del rumore generale e per la scarsezza dei volumi, che da febbraio hanno cominciato a calare. Nonostante tutto, però, il trend è chiaramente al rialzo e solo il tempo ci dirà quanto è stabile. Per il momento siamo abbastanza tranquilli: solo un paio di giorni fa l’azienda ha comunicato i ricavi del primo trimestre 2021, chiuso con un giro d’affari di 164,6 milioni di euro (+5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Il risultato, che evidentemente è piaciuto alla Borsa, è stato raggiunto per gran parte grazie all’aumento registrato sul mercato asiatico. Il management di Brunello Cucinelli per l’anno in corso si aspetta una crescita del fatturato tra il 15 e il 20% rispetto al 2020, con un incremento dal 3 al 7% rispetto al 2019. “Riteniamo che tali attese di crescita – ha commentato Brunello Cucinelli -  ci permetteranno, dopo la parentesi del 2020, di riallinearci agli obiettivi del primo quinquennio del piano decennale 2019-2028, che dovrebbe portarci al raddoppio del fatturato nel 2028, permettendoci di raggiungere circa 1,1 miliardi di ricavi”.

 

 

AZIONI FINE FOODS & PHARMACEUTICALS NTM: Rottura dei massimi risalente a ieri anche per azioni Fine Foods & Pharmaceuticals NTM, ma i volumi restano esigui (nonostante un leggero aumento nelle ultime settimane). La società, attiva nello sviluppo e nella produzione in conto terzi di forme solide orali destinate all’industria farmaceutica e nutraceutica, ha recentemente comunicato i risultati del 2020, con l’esercizio che si è chiuso con ricavi in aumento dell’8%. Il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo 2020 di 0,14 euro per azione. Proprio ieri, inoltre, l’assemblea degli azionisti ha approvato il progetto di ammissione a quotazione delle azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario, ufficializzando l’eventuale passaggio allo STAR.

 

 

 



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