Il ranking automatico di Piazza Affari #2: DeA Capital

Il ranking automatico delle migliori azioni di Borsa Italiana basato su parametri di analisi tecnica e fondamentale (https://www.emiliotomasini.it/analisi-tecno-fondamentale-delle-azioni-ranking-automatico-borsa-italiana/) è una classifica dei titoli di Piazza Affari secondo un simil-CANSLIM, la rinomata strategia di growth investing del fondatore dell’Investor's Business Daily William O’Neil.

Per una spiegazione dettagliata si rimanda a uno dei seguenti articoli:

https://www.emiliotomasini.it/azioni-analisi-tecnico-fondamentale-migliori-azioni-italiane-can-slim/

https://www.emiliotomasini.it/il-ranking-automatico-di-piazza-affari-1-openjobmetis/

https://www.emiliotomasini.it/analisi-tecno-fondamentale-ecco-il-canslim-spiegato-parola-dopo-parola/

Per farla breve, comunque, la strategia si fonda sulla scelta di titoli con prospettive di crescita superiore alla media nel breve periodo (growth stocks).

Scorrendo la classifica dal vertice, saltando le azioni con alcuni indicatori non disponibili, quelle già analizzate in passato e quelle che recentemente sono state oggetto di OPA (ASTM, Credito Valtellinese e Isagro), una delle prime società che si incontra è DeA Capital, con un ATF index pari a 67.

Il Gruppo De Agostini ha progressivamente ampliato le proprie attività dallo storico settore editoriale verso altri settori, ognuno facente capo ad una sub-holding con ampia autonomia operativa.

DeA Capitalè il veicolo societario nel quale il Gruppo ha concentrato la propria presenza nel settore dell’alternative asset management.

Fonte: sito web aziendale

Nello specifico la società è attiva in quattro segmenti di business.

Real Estate. Primo gestore indipendente di fondi immobiliari in Italia con 55 fondi, 750 asset e più di 10 miliardi di euro di AUM (Asset Under Management). Da fine 2018 è in corso una strategia di internalizzazione di questo business, che ha visto la costituzione di società consociate operative in Francia, Spagna e Portogallo, Polonia, Germania.

Credit. Asset manager del più importante fondo di NPL in Italia (Italian Recovery Fund, ex Atlante II). Partner delle principali istituzioni bancarie italiane per la ristrutturazione dei crediti NPL (Non Performing Loans) / UTP (Unlikely to Pay) di piccole e medie imprese.

Private Equity. Primo operatore italiano di private equity. Asset manager di fondi di fondi e di fondi a gestione diretta degli assets (con focus su industrie italiane di eccellenza e su società ESG compliant).

Multi-Asset / Multi-Manager Solutions. Soluzioni di investimento progettate per investitori istituzionali, basate su una piattaforma «Multi-asset/Multi-manager».

Fonte: Bilancio DeA Capital S.p.A. al 31 Dicembre 2020

Dal punto di vista della redditività DeA Capital non brilla particolarmente. Negli ultimi cinque anni figura anche un esercizio in perdita e il ROE si attesta su livelli molto contenuti.

I risultati 2020, caratterizzati da un importante balzo in avanti dell’utile, sono stati influenzati da due fattori straordinari di segno opposto: lo sconto di mark-to-market negativi sul portafoglio investimenti per circa -10.4 milioni di euro e l’effetto positivo di poste fiscali straordinarie per +16.2 milioni di euro (si noti infatti come l’EBIT 2020 sia leggermente negativo).

Positivo, comunque, il bilancio in termini di aumento delle masse gestite: al 31 dicembre 2020 gli Assets Under Management aggregati erano pari a 23.8 miliardi di euro, in crescita del 5.4% rispetto al 31 dicembre 2019. Alla crescita hanno contribuito tutte le strategie d’investimento, in testa il Private Equity con un +24%.

Solida la situazione finanziaria: il debito è pari appena al 3% dell’equity.

In ogni caso, ci sono due aspetti che rendono il titolo interessante.

In primo luogo, il titolo dal 2014 ha sempre offerto un dividendo assai ghiotto, corrispondente a un rendimento tra il 7.55% e il 26.32% a seconda dell’anno e del momento di acquisto.

Fonte: GuruFocus.com

In secondo luogo, DeA Capital, come quasi tutte le holding finanziarie, soffre del cosiddetto holding discount: il mercato azionario, tradizionalmente, tende a valutare un gruppo diversificato di attività e assets meno della somma delle sue parti. Questo si traduce in una quotazione del titolo a sconto rispetto al NAV (Net Asset Value), ovvero al valore delle attività al netto delle passività.

Nel caso di DeA Capital, ad esempio, a fine 2020 il NAV era pari a 1.72€ per azione, mentre il titolo quotava a 1.15€ (sconto del 33% circa).

Fonte: GuruFocus.com

Dal punto di vista graficoil titolo si muove in un range di prezzo ben definito da ormai circa cinque anni. I mesi indicati con le frecce sono quelli di stacco del dividendo, in cui il titolo scende fisiologicamente in modo importante a causa dell’elevato dividend yield di cui si è parlato sopra.

Per quest’anno il Consiglio di Amministrazione di DeA Capital ha proposto la distribuzione parziale della riserva sovrapprezzo azioni nella misura di 0.10€ per azione (6.88% rispetto all’ultimo prezzo di chiusura), a titolo di dividendo straordinario. La data prevista per lo stacco è il 24 maggio 2021.

Il titolo è saldamente impostato al rialzo da novembre 2020 (+45.4%) e si sta avvicinando a livelli di prezzo “test”: il primo è quello di giugno 2020 (1.51€).

Avrà la forza di “bucare” questo massimo prima dello stacco del dividendo, che inevitabilmente riporterà la quotazione più in basso?

Dopo lo stacco, guardando alla velocità di recupero del gap di prezzo prodotto dal dividendo, dovrebbe essere possibile una migliore valutazione della forza della tendenza al rialzo di DeA Capital.