SeSa sempre più su

SeSa è l’operatore di riferimento in Italia nel settore delle soluzioni e servizi IT a valore aggiunto per il segmento business e professionale. In particolare, opera nella distribuzione a valore aggiunto di soluzioni software e hardware e nell’offerta di servizi e consulenza mirati a formare e supportare le aziende quali utilizzatori finali di IT.

La società, quotata sull’AIM Italia dal giugno 2011, è sotto la lente di ingrandimento dell’Indipendente di Borsa da oltre un anno. Ne avevo parlato ampiamente a inizio dicembre, sottolineandone il forte trend di crescita, l’ottima redditività e la capacità di creare valore per i portatori di capitale (https://www.emiliotomasini.it/independent-trend-index-tecnologie-digitali-in-grande-spolvero/).

Tuttavia, sempre in quell’occasione, avevo anche evidenziato come fosse più che lecito cominciare a farsi qualche domanda sulle possibilità che il titolo continuasse a correre dopo aver raggiunto una performance pari a circa +750% dalla quotazione.

Tra i campanelli d’allarme avevo citato il fatto che il conteggio Sequential sul grafico settimanale a partire da 10 barre consecutive di rialzo (fine ciclo sell) fosse pari a 11, appena due barre sotto il 13, che identifica il punto in cui il mercato è più facilmente soggetto a una rilevante inversione di tendenza.

Il punto di potenziale inversione di tendenza individuato dal Sequential è stato poi raggiunto pochi giorni dopo, il 18 dicembre 2020. Ex post, però, si può dire che il mercato ha preso il segnale al contrario. La tendenza sottostante era talmente forte che quello che avrebbe dovuto essere il massimo è diventato invece un trampolino per un’ulteriore crescita del prezzo: il titolo, infatti, da dicembre ad oggi ha messo a segno un ulteriore +64%.

Se guardiamo ai soli fondamentali, che restano ottimi, ormai siamo su livelli di prezzo piuttosto lontani dal fair price stimato con un modello DCF, che si attesta sui 98.04€ (potenziale di downside implicito pari a -31.15%).

Gli analisti che coprono il titolo, invece, sembrano essere convinti che la società possa stupire ancora il mercato: negli ultimi quattro mesi si sono espressi unanimemente in senso positivo su SeSa, attribuendole un target price medio che incorpora un potenziale di upside del 14.76% rispetto alla quotazione attuale.

Fonte: Evaluation.it

SeSa, che chiude il bilancio il 30 aprile, ha da poco comunicato di aver chiuso l’esercizio con una rilevante crescita a/a dei ricavi (+14.7%) e di tutti i margini (EBITDA +33.4%, utile netto +37.9%). La società nel giro di un anno ha rafforzato notevolmente la propria situazione finanziaria, duplicando la liquidità netta: 153 mln di euro al 30 aprile 2021, contro i 72 mln dello scorso anno.

Lo scorso 24 maggio, inoltre, SeSa ha presentato SeSa4Innovation, un innovativo programma di Business Acceleration per le start up. Queste ultime potranno avvalersi di servizi integrati in ambito HR, Legal, Marketing e Comunicazione disponibili all’interno del polo tecnologico del Gruppo Sesa per trasformare un’idea di business in un’impresa di successo.

Francesca Moriani, CEO di Var Group (società interamente controllata da Sesa attiva nel settore Software e System Integrator), ha dichiarato: “stiamo già valutando 7 realtà che operano in settori quali fitness, healthcare e sharing economy, pronti ad incontrare ulteriori iniziative in altri ambiti della nostra economia”.

SeSa resta quindi un titolo interessante per il settore di appartenenza (Intermonte ha inserito SeSa tra 14 azioni a media e bassa capitalizzazione destinate a beneficiare delle opportunità del mercato digitale italiano post-pandemia, alimentate dal piano di investimenti pubblici appena approvato dal Consiglio dei ministri dell'Economia e delle finanze dell’Ue) e per gli ottimi dati fondamentali, ma da prendere in considerazione con estrema cautela.