Il 23% del debito italiano è in mano alla BCE.
Ma questo è sottoposto al giudizio dei giudici della corte costituzionale tedesca.
Quindi il 23% della mia pensione è in mano a dei giudici tedeschi.
Uno spettacolo.
Già un giudice che deve prendere una decisione su un aspetto finanziario mi fa tremare le gambe.
In più un giudice tedesco e non italiano.
Ci sono commentatori di Borsa che gioiscono di fronte a questo dato pensando che “l’Europa c’è”.
Ricordo che la BCE è uno dei tre figuri della Troika che ha affossato la Grecia. Draghi è quello che è stato zitto davanti al massacro dei pensionati e dei lavoratori greci in nome dell’austerità.
Ora al posto di Draghi c’è Christine Lagarde quella che nel libro di Yanis Varoufakis urlò all’Eurogruppo “Ci sono adulti nella stanza ?” che ha dato il nome all’ultimo libro dell’ex ministro delle finanze greco.
Il problema del debito italiano e soprattutto il problema del debito italiano nell’era del coronavirus dovrebbe essere o un problema europeo (cioè di un ente giuridico democratico, ricordo che l’Europarlamento non ha potete legislativo) o un problema italiano ma non un problema di una banca che non è stata democraticamente eletta e non si capisce a chi risponde e perché.
L’autore è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi.
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