https://www.high-endrolex.com/38

Articoli

Le migliori azioni di Piazza Affari #2: Interpump

Le migliori azioni di Piazza Affari #2: Interpump

Pubblicato Mer 29 Dicembre 2021 - 13:41 da Ilaria Ferrari Tag: Borsa

Andiamo ad approfondire le ultime notizie e la situazione grafica di un altro titolo della lista delle migliori azioni di Piazza Affari (https://www.emiliotomasini.it/il-portafoglio-breakout-scommette-sulle-migliori-azioni-di-piazza-affari/): Interpump.

 

Ricordo che i filtri impostati per selezionare le migliori azioni quotate sulla Borsa Italiana si basano fondamentalmente su tre macro-criteri:

  • reddito netto positivo e in crescita negli ultimi 3 anni;
  • ottima redditività del capitale azionario (ROE) e del capitale investito (ROIC) negli ultimi 10 anni;
  • indebitamento moderato e sostenibile.

 

Fonte: GuruFocus.com

 

Sul fronte del timing di ingresso, la strategia più appropriata per questa tipologia di titoli è quella di comprare al breakout dei massimi storici, o comunque a loro ridosso.

 

Interpump Group è un'azienda con sede in Italia che produce e commercializza pompe a pistoni ad alta pressione e prodotti idraulici.

 

L'azienda possiede stabilimenti di produzione in Italia, Stati Uniti, Germania, Cina, India, Brasile, Bulgaria, Romania e Corea del Sud e ha una presenza globale, con il mercato nazionale italiano che rappresenta una frazione delle sue entrate (15% nel 2020).

 

Interpump è uno dei pochi titoli del FTSE MIB attenzionati dall’Indipendente di Borsa, che solitamente predilige titoli a media capitalizzazione. Nel corso dell’ultimo anno e mezzo è già stata segnalata più volte per i suoi ottimi fondamentali (https://www.emiliotomasini.it/interpump-questa-volta-prendera-il-via/ , https://www.emiliotomasini.it/never-lose-money-il-primo-comandamento-secondo-warren-buffett/).

 

Il business aziendale si è dimostrato resiliente alla pandemia, anche grazie a una diversificazione che non si ferma al portafoglio prodotti ma è trasversale a tutta l’operatività dell’azienda:

- Entrambe le divisioni (Water-Jetting e Hydraulics) sono passate dalla concentrazione iniziale del 100% in un settore a un'ampia gamma di applicazioni in diversi settori;

- Diversificazione ottimale dei clienti: la commessa più grande rappresenta l'1.6% delle vendite;

- Vendita dei prodotti in tutto il mondo, sia attraverso la crescente presenza diretta, sia tramite distributori;

- La maggior parte delle merci sono prodotte localmente e vendute nella stessa valuta, pertanto non è necessaria alcuna copertura valutaria;

- Acciaio inossidabile, alluminio, ottone, ghisa, rame e innumerevoli altre leghe utilizzate come materie prime. Una politica di acquisto intelligente e lungimirante protegge dalla volatilità dei prezzi;

- Tutte le classi di clienti sono servite direttamente, tramite una filiale locale o tramite un distributore in base alla loro dimensione e importanza: dai più grandi OEM (original equipment manufacturer) del mondo al piccolo cliente al dettaglio.

 

I primi nove mesi del 2021 si sono chiusi con vendite nette pari a € 1154.6 milioni (+21% rispetto al corrispondente periodo 2020) e utile netto consolidato pari a € 178.4 milioni (+73% rispetto al corrispondente periodo 2020).

 

A livello grafico, dopo una congestione di oltre tre anni, il titolo ha bucato il livello di prezzo che avevamo indicato nell’ottobre 2020 ed è esploso al rialzo: +90% circa in appena 14 mesi.

 

Ora Interpump si trova di poco al di sotto dei massimi storici, i prossimi livelli di test per capire se ci sarà un nuovo breakout sono a quota 64.35€ e 69.10€.

 

 

Secondo diversi modelli di valutazione il titolo, in questo momento, è molto sopravvalutato (si veda il grafico sottostante).

 

Tuttavia, è interessante notare che ciò non è vero se si considerano i modelli DCF (Discounted Cash Flow). Questi ultimi si basano sull’attualizzazione dei flussi di reddito/cassa stimati per il futuro e quindi tengono in conto il potenziale di crescita dell’azienda.

Nello specifico, il fair value dei due modelli DCF indicato nel grafico è figlio delle seguenti ipotesi:

- tasso di crescita degli utili per azione al netto delle componenti di reddito non ricorrenti pari a 13.86% (contro una media storica degli ultimi dieci anni pari a 19.70%);

- tasso di crescita del Free Cash Flow (il flusso di cassa disponibile per l'azienda, dato dalla differenza tra il flusso di cassa dalle attività operative e il flusso di cassa per investimenti in capitale fisso) pari a 16.44% (contro una media storica degli ultimi dieci anni pari a 17.00%).

 

Fonte: GuruFocus.com



Segnalazioni per trader esperti

Azioni esplosive di oggi

Ogni giorno entro le ore 19.30 il ranking dell'Independent Tren Index (ITI) scova le migliori azioni di Borsa Italiana per stabilità di tendenza.

 

* Free *
Clicca qui >>
Top