Mobbing in corso?
No, non mi riferisco al mobbing inteso come “comportamenti ostili, ripetuti e sistematici messi in atto da uno o più individui nei confronti di un lavoratore”, ma all’effetto delle MOB — ovvero le make or break zones — originate da pivot principali o maggiori, che, come segnalato ormai cinque settimane fa (vedi https://www.emiliotomasini.it/stay-focused/), stanno ancora “mobbizzando” l’andamento dei mercati: respingendoli o quantomeno rallentandoli.
L'affidabilità di questo strumento fornito dal software GET, personalmente, credo non abbia più bisogno di conferme… ma eccone altre, ben evidenti davanti ai nostri occhi.
Osserviamo ad esempio l’S&P 500 sul grafico daily:
l’area MOB ha rallentato l’avanzata del mercato ormai da un mese, confinandolo in una congestione di circa 250/300 punti.
Proviamo ora a filtrare un po’ il “rumore” e ad analizzare il quadro in modo più dettagliato,
usando un grafico a 120 minuti:
sono ben individuabili cinque onde, con l’ultima che potrebbe essere già completata.
Un’eventuale discesa sotto area 5890 renderebbe possibile ipotizzare un cambio di scenario.
Al contrario, un superamento dei massimi precedenti confermerebbe la prosecuzione del trend rialzista, con primo target fissato in area 6120/6130 — ovvero i massimi storici.
Passiamo ora all’indice teutonico, il DAX 30 (grafico daily):
qui l’influenza della MOB è ancora più evidente.
L’area ha infatti bloccato l’avanzata del mercato, respingendo i tentativi di proseguire il trend rialzista.
Nella giornata di giovedì, l’indice si è appoggiato su un’altra MOB in questo caso di supporto: una zona tecnica che, idealmente, non dovrebbe essere violata per non compromettere la struttura positiva di fondo.
Il tutto risulta ancora più chiaro osservando il grafico a 120 minuti,
dove la situazione si legge in modo immediato, senza bisogno di ulteriori commenti.
Interessante anche la presenza di un gap aperto tra 22615 e 22653 circa, che il mercato potrebbe andare a ricoprire in intraday, magari con un movimento rapido, recuperando però velocemente le aree sovrastanti.
Se ciò dovesse avvenire, potrebbe rappresentare un tentativo di inversione e un ripristino della positività sul breve termine.
Ripropongo, per onor di cronaca e in continuità con quanto scritto nell’articolo citato in apertura, anche l’analisi del FTSE MIB 40. L’indice italiano ha soltanto sfiorato le aree di resistenza, senza riuscire a testarle pienamente.
Questo è avvenuto in gran parte per via dello stacco dei dividendi, che ha causato un disallineamento grafico proprio nei giorni (19 maggio) in cui l’indice avrebbe potuto avvicinarsi alla zona MOB.
Vale la pena ricordare che il FTSE MIB è un indice price return: quando i titoli che lo compongono staccano il dividendo, l’indice cala nella medesima proporzione.
Questo meccanismo genera una distorsione visibile nei grafici, come avvenuto recentemente.
Lo stesso vale tecnicamente anche per l’S&P 500, anch’esso price return, ma in quel caso l’impatto dello stacco dividendi è decisamente più contenuto: le aziende americane distribuiscono dividendi in modo più diluito nel tempo e, mediamente, anche con rendimenti inferiori, riducendone l’effetto.
Proprio per queste ragioni, propongo il grafico del future sul FTSE MIB: in questo caso, infatti, la MOB è stata centrata in pieno, frenando con precisione chirurgica il movimento rialzista, confermandone la validità tecnica.
A questo punto, quindi, ci troviamo in una fase chiave per i principali indici: le prossime giornate potrebbero segnare un passaggio importante.
Come sempre: lasciamo che sia il mercato a parlare.
E noi, semplicemente, ci adegueremo.
Glossario:
MOB (Make or Break): Il livello MOB, o "Make or Break," rappresenta una zona di proiezione dei prezzi calcolata con l'analisi di momentum. Rappresenta un livello fondamentale che, se mantenuto, può fungere da punto di rimbalzo per il titolo. Se infranto, invece, segnala una probabile accelerazione nella direzione della rottura, spesso anticipando un movimento deciso di prezzo.
Ellipse: Strumento grafico che combina tempo e prezzo per identificare una zona probabile di correzione o inversione. Proiettata a partire da un punto di massimo o minimo significativo, l’ellipse indica un intervallo temporale e di prezzo entro cui è atteso un possibile ritracciamento. Se il prezzo rimane all'interno di questa zona, è più probabile che il trend riprenda. Se il prezzo rompe l’ellisse, può suggerire una continuazione o inversione di trend importante.
L’autore Simone Lepri potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi.
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