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A Siena arriva un Nuovo Capitano

A Siena arriva un Nuovo Capitano

Pubblicato Lun 07 Febbraio 2022 - 22:05 da Stefano Bonini Tag: Borsa

Come da copione, oggi il CDA di Monte dei Paschi di Siena ha revocato, all’unanimità e con decorrenza immediata, le deleghe all’amministratore delegato Guido Bastianini.

 

Rimane però in carica quale componente del Consiglio di Amministrazione.

 

Stesso film già visto quando Bastianini era amministratore delegato di Banca Carige, dopo che gli erano state revocate le deleghe è rimasto in CDA per altri 4 mesi.

 

A seguire, il CDA della banca più antica del mondo, sempre all’unanimità, ha deliberato la nomina di Luigi Lovaglio ad amministratore delegato e direttore generale.

 

Il titolo MPS ha fatto registrare un +0.54% che - va detto - non è niente male in una giornata dove il Ftse Mib ha chiuso in rosso di oltre l’1%.

 

Da toscano e figlio di un ex-montepaschino DOC seguo sempre con interesse particolare le vicende di Rocca Salimbeni e non conoscendo personalmente il dott. Lovaglio ho iniziato ad informarmi tramite amici comuni.

 

Su tutti i giornali si legge che è un manager formato nella scuola di Unicredit, che è stato per anni a capo di BulBank e poi di Bank Pekao, rispettivamente la banca bulgara e polacca del gruppo Unicredit.

 

Il nuovo capo azienda di MPS sembra essere un banchiere “vecchio stampo”, non un super ex consulente o ex banchiere di banca d’affari: è partito dalla filiale, poi capo area e infine al controllo di gestione.

 

Rientrato in Italia ha guidato per un triennio Credito Valtellinese che, da profondo conoscitore dei micro-processi aziendali, ha trasformato migliorandone l'efficienza e il profilo di rischio.

 

Ne ha raddoppiando il livello di redditività facendola tornare a distribuire dividendi e collocandosi tra le migliori banche per solidità patrimoniale e portando a quasi raddoppiare la propria capitalizzazione di mercato fino ad essere acquisita da Credit Agricole Italia tramite OPA lanciata a fine del 2020.

 

A Siena si apre una sfida importante e avrà il compito di stabilizzare il piano industriale, gestire la difficile dialettica con BCE e tracciare il futuro della banca trovandole una sposa o altra soluzione meno convenzionale.

 

Considerando che quest’anno il Monte è tornato all’utile dopo il 2015 e che in generale il comparto bancario è destinato a beneficiare di una possibile stretta monetaria da parte della BCE, il titolo MPS potrebbe tornare ad essere uno di quelli da “attenzionare”?



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