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Mercati Globali: Nvidia, Dazi USA e il Rilancio delle Criptovalute

Mercati Globali: Nvidia, Dazi USA e il Rilancio delle Criptovalute

Pubblicato Lun 03 Marzo 2025 - 16:12 da Gian Luca Tonti Tag: Borsa

Il panorama finanziario internazionale si trova in una fase di forte volatilità, con segnali contrastanti che delineano scenari incerti.

Da un lato, Nvidia continua a macinare risultati straordinari, registrando un incremento dei ricavi del 78% e un aumento degli utili dell’80%.

Tuttavia, tali dati non sono bastati a rassicurare gli investitori, sempre più attenti alle prospettive di lungo termine.

Dall’altro, le tensioni geopolitiche e i cambiamenti normativi stanno ridisegnando il mercato, con un impatto significativo sul settore tecnologico e sulle criptovalute.

Dazi USA contro l’Europa: il rischio di una nuova guerra commerciale

L’amministrazione Trump ha annunciato una nuova ondata di dazi del 25% su automobili e altri beni strategici provenienti dall’Unione Europea, con l’obiettivo di ridurre il deficit commerciale e contrastare quelle che il Presidente definisce “politiche sleali”.

La risposta di Bruxelles non si è fatta attendere: l’UE ha dichiarato di essere pronta a introdurre misure di ritorsione per tutelare il proprio mercato e le industrie nazionali.

Gli esperti del settore avvertono che i comparti più esposti a questa escalation commerciale sono l’automotive, i semiconduttori e la farmaceutica, fattori che potrebbero accentuare ulteriormente l’instabilità dei mercati globali.

Criptovalute in rialzo: Trump apre a una riserva strategica

Nel settore digitale, le criptovalute hanno registrato un’impennata significativa.

Il Bitcoin ha superato i 94.000 dollari prima di stabilizzarsi poco sopra i 93.000, trainato dalle dichiarazioni del Presidente Trump.

L’amministrazione ha infatti annunciato l’intenzione di includere Bitcoin, Ether, XRP, Solana e Cardano in una futura riserva strategica nazionale.

“Una riserva federale di criptovalute rafforzerà il ruolo strategico di questo settore”, ha dichiarato Trump sui social, alimentando un’ondata di entusiasmo tra gli investitori.

L’impatto sui mercati è stato immediato: Ether ha guadagnato il 7,8%, XRP è salito del 22,2%, mentre Solana e Cardano hanno messo a segno rialzi rispettivamente del 17% e del 60%.

Anche le altcoin minori, come Polygon e Dogecoin, hanno registrato aumenti del 4,1% e del 10%, mentre il token $TRUMP ha segnato un +16%.

Questo balzo evidenzia come le dichiarazioni presidenziali abbiano rafforzato la fiducia nel settore, attirando nuovi capitali dopo la recente fase di prese di profitto che aveva spinto il Bitcoin sotto la soglia dei 90.000 dollari.

Prospettive e incertezze sulla riserva strategica

Nonostante l’entusiasmo dei mercati, alcuni analisti sollevano dubbi sulla fattibilità del progetto.

La creazione di una riserva statale di criptovalute richiederebbe il via libera del Congresso e risorse economiche adeguate, due elementi che potrebbero rallentarne l’attuazione.

Inoltre, un eventuale cambio di amministrazione potrebbe mettere in discussione l’intero piano, rendendolo più un segnale politico che una misura strutturale.

Tuttavia, se implementato, il progetto potrebbe rappresentare una svolta per l’integrazione degli asset digitali nei mercati tradizionali.

Uno scenario in evoluzione tra opportunità e rischi

L’intersezione tra la crescita delle big tech, le tensioni commerciali e le novità nel settore crypto sta delineando un contesto finanziario estremamente dinamico.

Gli investitori si trovano a dover bilanciare le opportunità offerte da realtà come Nvidia e il boom delle criptovalute con i rischi legati alle guerre commerciali e alle incertezze normative.

L’introduzione di regolamentazioni più chiare, come il regolamento MiCA in Europa, potrebbe favorire una maggiore stabilità del settore crypto, incrementando la fiducia degli operatori e promuovendo una crescita sostenibile.

In definitiva, il futuro dei mercati dipenderà dalla capacità dei governi e delle istituzioni di gestire queste forze contrastanti, trovando un equilibrio tra innovazione e tutela economica in un sistema sempre più interconnesso.

 

Il Bitcoin dal punto di vista dell’ICT trading

 

Il grafico giornaliero mostra il Bitcoin che ha accumulato da aprile fino a fine giugno 2024.

Da luglio è cominciata una fase manipolatoria conclusasi a fine settembre 2024, in questo periodo abbiamo visto il Bitcoin che ha creato un minimo il 5 luglio 2024 che è stato poi manipolato il 5 agosto 2024 portandolo a $ 49575 che è stato il minimo dell’ultimo rialzo.

La fase distributiva iniziata ad ottobre si è concretizzata il 6 novembre 2024, dopo le elezioni negli Stati Uniti, rompendo al rialzo la struttura del massimo del 14 marrzo 2024 a $ 73791.

L’ingresso degli istituzionali a creato un displacement o spostamento nei prezzi l’11 novembre 2024 generando un FVG BISI giornaliero e portando il Bitcoin ai massimi assoluti a $ 109185 il 20 gennaio 2025.

La storia recente ci dice che è cominciato il ritracciamento con il BOS, la rottura del minimo strutturale, del 13 gennaio 2025 a $ 89245 che ha avviato il Bitcoin a ricapitalizzare in zona Discount.

I prezzi hanno reagito violentemente sull’equilibrium o 50% dell’ultimo rialzo e sul FVG BISI giornaliero dell’11 novembre 2024, rispettandolo, appena in zona Discount creando un minimo il 28 febbraio 2025 a $ 78211.

Se la spinta rialzista è sufficiente vedremo i prezzi superare i massimi verso la Buy Side Liquidity, altrimenti assisteremo ad una manipolazione del minimo del 28 febbraio 2025 con ricapitalizzazione in zona Discount nella fascia OTE tra $ 72227 e $ 62093 con prezzo centrale a $ 67160.

Bitcoin Daily del 3 - 3 - 2025

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Leggenda:

Struttura = il mercato può avere una struttura rialzista con massimi e minimi crescenti o ribassista con massimi e minimi decrescenti. Quando il mercato rompe un mino o un massimo della precedente struttura c’è un’alta probabilità di inversione;

BOS = Brake Of Structure (rottura strutturale)

Premium = Premio - zona del 50% superiore di un rialzo o un ribasso dove si presume che i prezzi siano alti;

Discount = Sconto - zona del 50% inferiore di un rialzo o ribasso dove si presume che i prezzi siano bassi;

OTE = Optimal Trade Entry – All’interno delle zone premium e discount c’è una fascia compresa tra il 62% e il 79% con livello centrale a 70,5% che viene considerata come zona ottimale per entrare a mercato;

FVG BISI = Fair Value Gap Buy Imbalance Sell Inefficiency (divario di valore equo con sbilanciamento dei compratori ed inefficienza dei venditori)

Buy Side Liquidity = zona del grafico sopra a massimi di lungo termine, sopra a doppi massimi, sopra a trend line, dove si presume risiedano grosse quantità di ordini Buy Stop o Sell Limit.



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