Mi piace definirmi un analista tecnico. Di quelli vecchia scuola, ortodossi.
So perfettamente che gli elementi esogeni – dai dazi alle dichiarazioni politiche, fino ai tweet di Trump – influenzano oggettivamente il mercato. Ma io scelgo, con convinzione, di considerarli il meno possibile.
Ad esempio: i dazi? Voglio che siano ininfluenti.
Trump? Può parlare quanto vuole, io preferisco ignorarlo.
La mia filosofia è semplice: tutto è già nel prezzo. Quindi tutto è già nel grafico.
So che è una posizione estrema, ma è quella con cui mi sento più a mio agio, che mi dà più confidenza nel processo decisionale.
È una forzatura? Sì, lo è.
Ma è anche una scelta consapevole, e soprattutto funzionale al mio metodo.
Proseguendo quindi con questa impostazione: nelle scorse settimane era sotto gli occhi di tutti e condivisa la necessità di uno storno dei mercati.
Così come era evidente il disallineamento tra gli USA e l’Europa.
Il mercato, prima ancora della “tempesta dazi”, cosa suggeriva?
– di stare fuori dai listini americani, che avevano già cominciato a correggere.
– di essere molto cauti con quelli europei, che apparivano tirati e stranamente decorrelati.
E cosa abbiamo oggi?
Abbiamo avuto lo storno.
E abbiamo (sembra) un riallineamento tra Stati Uniti ed Europa.
Quindi lasciamo che a parlare siano solo i grafici e riprendiamo il filo da dove lo avevamo lasciato: dal mini aggiornamento sull’indice FTSE MIB 40 a 60 minuti, dove – lo sappiamo ormai – i due supporti individuati hanno effettivamente respinto il mercato (https://www.emiliotomasini.it/aggiornamento-ftse-mib-40/)
Guardiamo il grafico daily aggiornato.
Il mercato ha toccato il minimo esattamente a metà della MOB, livello utilizzato come riferimento negli ordini di acquisto o vendita, a seconda che si tratti di un supporto o di una resistenza.
Nello stesso movimento è stato anche chiuso il gap presente.
A questo punto abbiamo due Ellipse in formazione, che – una volta completate – rappresenteranno il limite da non superare nel caso in cui il mercato volesse restare in fase di downtrend.
Al contrario, un loro superamento suggerirebbe che il mercato ha ripreso la via del rialzo e che il minimo segnato a 31945 il 7 aprile potrebbe diventare un riferimento stabile, almeno per qualche settimana.
Ho voluto allegare anche un grafico a 45 minuti, utile per osservare nel dettaglio le aree di maggiore interesse che il mercato dovrà superare per rendere credibile un ritorno del trend rialzista: si tratta della MOB in area 36200 e delle due Ellipse che potrebbero completarsi tra 36300 e 36800.
Queste aree potrebbero leggermente variare nei prossimi giorni, poiché dipendono dal tempo che il mercato impiegherà per raggiungerle e dalla volatilità in corso.
Possiamo comunque sintetizzare che area 37000 si presenta come una soglia particolarmente importante da raggiungere – e magari mantenere – per tornare a parlare di struttura rialzista.
Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà la situazione.
L’indice americano è stato respinto dalla MOB situata nell’area 4950/4850 e, per il momento, sta tentando una reazione.
Se vogliamo adottare – come auspico – l’ipotesi rialzista, confidando che i livelli di supporto non vengano nuovamente avvicinati nei prossimi giorni, allora dovremo osservare con attenzione le consuete Ellipse in formazione.
Saranno proprio queste ultime a indicarci se il movimento in atto è un semplice rimbalzo tecnico o l’inizio di un recupero con prospettive rialziste solide.
Le prime due aree chiave da monitorare sono a 5460 e successivamente a 5640, quest’ultima particolarmente rilevante in quanto generata da pivot significativi (ricordo che i valori sono indicativi e soggetti a variazioni in funzione di tempo e volatilità).
Sul grafico a 45 minuti possiamo invece visualizzare più nel dettaglio le resistenze successive alle Ellipse che il mercato dovrà superare per rendere credibile una vera ripartenza del trend rialzista.
Le aree da osservare con attenzione sono comprese tra 5850 e 6000.
I prossimi giorni saranno decisivi per capire se questa è davvero una fase di ricostruzione o se i minimi torneranno presto protagonisti.
Buona domenica
Glossario:
MOB (Make or Break): Il livello MOB, o "Make or Break," rappresenta una zona di proiezione dei prezzi calcolata con l'analisi di momentum. Rappresenta un livello fondamentale che, se mantenuto, può fungere da punto di rimbalzo per il titolo. Se infranto, invece, segnala una probabile accelerazione nella direzione della rottura, spesso anticipando un movimento deciso di prezzo.
Ellipse: Strumento grafico che combina tempo e prezzo per identificare una zona probabile di correzione o inversione. Proiettata a partire da un punto di massimo o minimo significativo, l’ellipse indica un intervallo temporale e di prezzo entro cui è atteso un possibile ritracciamento. Se il prezzo rimane all'interno di questa zona, è più probabile che il trend riprenda. Se il prezzo rompe l’ellisse, può suggerire una continuazione o inversione di trend importante.
L’autore Simone Lepri potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi.
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