Secondo voi una barra di venerdì come quella che vedete ora sul Nasdaq 100 è rialzista e ribassista ? I venditori l’hanno fatta da padroni nella prima metà della giornata e poi dopo nel pomeriggio i comprati si sono buttati a comprare come i pinguini giù dalle scogliere:
L'attenzione della settimana sarà centrata sul 6 giugno con il più che probabile annuncio della prima riduzione dei tassi della Banca Centrale Europea dopo la lunga e forte risalita dei tassi iniziata quasi due anni fa, nel luglio 2022.
Tutti gli esperti concordano sull'annuncio di una diminuzione di 25 punti base (0,25%) dei tre principali tassi di riferimento.
La questione sarà piuttosto capire quale sarà il ritmo seguito successivamente da Christine Lagarde e il suo team.
La maggior parte degli economisti prevede altre due riduzioni nel 2024.
Dobbiamo stare attenti a non credere alla narrativa imperante sui mercati: si tratta di probabilità e non di certezze, e un ribasso dei tassi avrebbe un forte impatto a livello di segnali. Ribassare i tassi per la prima volta dopo una corsa al rialzo che alcuni definirebbero folle ha una forte rilevanza perché rialzi e ribassi dei tassi sono autocorrelati e non è che ribassi oggi e poi rialzi e poi ribassi così a caso. Quindi e questo lo penso io è più facile rialzare o ribassare o stare fermi quando sei in tendenza piuttosto che cambiare tendenza. E francamente secondo me la BCE deciderà di non fare niente piuttosto che di ribassare ma spero di sbagliarmi.
Questo primo giorno di Borsa del mese di giugno è caratterizzato dalla pubblicazione degli indici PMI dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero per il mese di maggio nella maggior parte dei grandi paesi. Sebbene questi indici definitivi siano meno seguiti rispetto alle versioni "flash" (provvisorie) rivelate dieci giorni fa, saranno comunque molto seguiti, così come il loro equivalente americano ISM, considerato più affidabile del PMI negli Stati Uniti.
Sta di fatto che di recessione se ne vede poca in circolazione e su questo profilo io rimango dell’idea che fidarsi troppo di un calo di tassi negli USA e in Europa è prematuro.
Il nostro indice è proiettato verso i massimi storici e questo è un dato di fatto a cui non possiamo opporci. Che questo avvenga di giugno e di luglio è una novità assoluta e ci dobbiamo rassegnare.
Del resto se ci pensiamo se davvero la BCE dovesse calare i tassi il 6 giugno perché stamattina tutte le banche sono in gran spolvero ?
Passiamo dalle ciance ai fatti:
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