Ci sono movimenti sui mercati finanziari che spesso e volentieri passano inosservati perché tutti noi siamo concentrati e focalizzati sui prezzi delle azioni e degli indici. E questo perché sono i prezzi degli indici che influenzano quelli delle azioni e sono i prezzi delle azioni che mettono il più e il meno davanti alle nostre operazioni.
Ieri i rendimenti del T Bond americano a 10 anni hanno confermato la rottura al rialzo di una trendline di breve periodo. Da qui a prevedere il crollo di Wall Street ce ne passa e questo tanto più quanto i rendimenti USA sono in fase di congestione orizzontale nel medio periodo. Di seguito il grafico dei rendimenti del decennale USA:
Eppure questo non è un bel segnale per il mercato azionario ed infatti ieri abbiamo avuto un momento di pausa nella crescita degli indici USA. Niente di preoccupante, ma questo è quindi per oggi e per domani di grandi rialzi non ne vedremo punti. Diciamo che la rottura di un massimo storico è un fatto molto serio che deve essere digerito dai mercati finanziari e quindi se ci fosse ritracciamento / congestione per qualche giorno non sarebbe una cosa cattiva per il futuro del mercato.
Ma veniamo oggi alle azioni USA:
APPLE: ha fatto un bellissimo ritracciamento dopo aver rotto il triangolo orizzontale. Si tratta del momento propizio per entrare. Io aspetterei ancora per vedere se continua a scendere (e in questo caso scartiamo il trade) o riparte a razzo (e in questo caso compriamo alla baionetta).
AT&T: stesso pattern di Apple ma sui massimi invece che in mezzo alla congestione.
L’autore è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi.
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