Buona domenica,
come di consueto nel fine settimana, facciamo il punto della situazione per chiarire il quadro generale.
Questo recap nasce prima di tutto dall’esigenza di mettere ordine tra i vari elementi: definire con precisione dove siamo e quali ipotesi operative abbiamo sul tavolo aiuta a mantenere la lucidità necessaria in una fase in cui il rischio di confusione è elevato.
Partiamo dagli indici americani.
Nel report pubblicato il 28 giugno scorso (https://www.emiliotomasini.it/ecco-la-quinta-sinfonia/), individuavo come target potenziale per il S&P 500 l’area compresa tra 6340 e 6480 punti.
È ora opportuno aggiornare lo scenario: verificare se i prezzi stanno seguendo l’impostazione prevista e se l’ipotesi rimane confermata.
Vediamo quindi a che punto siamo e se possiamo confermare quella proiezione:
Prima occhiata da dare come di consueto con un grafico a 120 minuti.
E nel solito conteggio “casereccio” si rilevano i 5 movimenti.
Anche sul grafico daily possiamo confermare che il movimento resta coerente con il target indicato: la MOB viene ripetuta dal software con precisione nell’area compresa tra 6340 e 6480.
La chiusura di venerdì a 6296 ci porta ormai a ridosso del margine inferiore della fascia obiettivo.
Fase delicata, attenzione.
Passiamo all’indice techno, il Nasdaq composite.
Lo avevo analizzato il 1 luglio https://www.emiliotomasini.it/nasdaq-comp-target/.
Verifichiamo se la situazione è la medesima, con un grafico daily
Direi di si, MOB piuttosto consistente tra 21000/21600, e il mercato venerdì ha chiuso a 20895…..
Diamo ora un’occhiata anche al FTSE MIB 40, che – lo ammetto – in questa fase mi sta creando non poca confusione.
L’ultima analisi risale a questo intervento: https://www.emiliotomasini.it/fuoco-di-paglia/.
La situazione poi si è evoluta volgendo all’ipotesi ribassista, visto che l’indice è sceso fino a 39600, ma non avrebbe dovuto superare 40000/39900.
A questo punto è necessario rivedere il quadro, ma con un approccio più granulare.
Serve un grafico a 60 minuti, decisamente più dettagliato sia rispetto al daily che al 120 minuti.
In situazioni chiare ha senso lavorare su compressioni temporali più larghe, ma quando, come in questo caso, prevale l’incertezza, è opportuno allargare il campo d’osservazione per cogliere elementi che a timeframe superiori potrebbero perdersi.
Anche a costo di assumersi un po’ di rumore.
FTSE MIB 40 60 m.
Ecco come si presenta la situazione, piuttosto ingarbugliata, dell’indice.
Al momento il FTSE MIB sembra muoversi da un’estremità all’altra delle Ellipse, senza una direzione definita.
Per poter rientrare in una configurazione potenzialmente rialzista, sarà necessario superare almeno la MOB attualmente posizionata nell’area 40400–40500.
Nel grafico ho scritto i vari punti salienti, per una maggiore chiarezza.
In un contesto generale di indici tirati, a dispetto di ciò emergono alcuni titoli azionari che mostrano configurazioni interessanti, eccone solo alcuni:
Attenzione che la MOB rappresenta anche il precedente massimo storico fatto nel 2021, vedi grafico weekly sotto
In attesa del superamento almeno della mm
Quasi pronta…
Come Saipem
Qualche settimana fa avevo segnalato Enel.
Il titolo ha effettivamente superato i massimi precedenti, ma non è riuscito a oltrepassare la prima MOB incontrata, segnalando una forza relativa piuttosto modesta.
Nelle ultime sedute ha reagito su una nuova MOB situata in area 7,80, livello che non dovrebbe essere violato al ribasso se si vuole mantenere intatta la struttura rialzista e mantenere le condizioni per un nuovo attacco ai massimi.
Alla prox
Glossario:
MOB (Make or Break): Il livello MOB, o "Make or Break," rappresenta una zona di proiezione dei prezzi calcolata con l'analisi di momentum. Rappresenta un livello fondamentale che, se mantenuto, può fungere da punto di rimbalzo per il titolo. Se infranto, invece, segnala una probabile accelerazione nella direzione della rottura, spesso anticipando un movimento deciso di prezzo.
Ellipse: Strumento grafico che combina tempo e prezzo per identificare una zona probabile di correzione o inversione. Proiettata a partire da un punto di massimo o minimo significativo, l’ellipse indica un intervallo temporale e di prezzo entro cui è atteso un possibile ritracciamento. Se il prezzo rimane all'interno di questa zona, è più probabile che il trend riprenda. Se il prezzo rompe l’ellisse, può suggerire una continuazione o inversione di trend importante.
L’autore Simone Lepri potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi.
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